Il nuovo album di Kaso “Funziona”

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È da pochi giorni disponibile Funziona, il nuovo album di Kaso per Rhythm and Muse Records LLP e distribuito da The Orchard: 9 tracce piene di groove che omaggiano il rap classico con un approccio moderno. Il rapper di Varese attivo dagli anni ’90 e noto sia per i suoi lavori con Maxi B sia per il suo disco solista Oro giallo(2005), dopo un’esperienza con un gruppo funk nel 2011, vari featuring e un periodo di pausa, da poco più di un anno ha ricominciato a pubblicare musica con regolarità e questo suo secondo album solista contiene i singoli usciti negli ultimi mesi e diversi inediti. La composizione e la produzione musicale del disco sono curate da Kaso insieme al musicista di formazione jazz-funk Mauro Banfi ed è un concentrato di groove, una ripresa dell’hip hop classico intriso di suoni della tradizione black, soprattutto funk e jazz ma anche soul e gospel. A parte questo contributo musicale fondamentale, l’album ha solo due ospiti: Maxi B e Mr Dailom. Oltre alla volontà di concentrarsi su se stesso, Kaso, infatti, ha voluto coinvolgere due artisti a lui vicini: il suo storico socio musicale (presente nella title-track), con cui si è fatto conoscere dal pubblico a partire dalla fine degli anni ’90, e il rapper del varesotto che ha seguito per anni e formato.

Kaso ha scelto come titolo dell’album Funziona perché convinto che sia una parola che identifica bene i tempi che stiamo vivendo e molti comportamenti diffusi: “Le cose hanno senso se funzionano, non perché siano più o meno giuste”, racconta il rapper. “Giustifichiamo un po’ tutto purché funzioni. Mi sembra che l’etica abbia perso e sia completamente impotente rispetto all’efficienza e alla tecnica… noi tutti vogliamo funzionare al meglio, puntiamo alla performance ma, non essendo macchine, siamo vittime di molti cortocircuiti. La mia scrittura credo che indaghi proprio questi ingranaggi (da qui il mio logo), ossia le contraddizioni, i contrasti che vedo nella società, nelle storie che vivo in prima persona e racconto”.

La copertina del disco nasce da una foto scattata a Varese apparsa sui media locali nel periodo in cui le parole “immigrazione” ed “emergenza” erano continuamente accostate e vuole rappresentare i cortocircuiti della società: mentre due ragazzi africani tentano di estrarre dei vestiti da un contenitore di raccolta abiti destinati proprio all’Africa, un uomo gli scatta una foto per poi mandarla ai giornali, sicuro di scatenare un moto d’indignazione collettiva…

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