Nel nuovo album Loge cerca di guardarsi dentro

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Exit è il nuovo disco di Loge, disponibile in streaming su Spotify e su tutti i digital store, distribuito da Gold Leaves Academy. Classe ’94 originario di Viareggio, con alle spalle dei trascorsi nella Mondo Records di Mondo Marcio, nonché membro della Doraemon Gang 500 di Vacca, Loge torna con un nuovo progetto, dal sapore fortemente personale. Il rapper toscano in Exit si racconta infatti senza filtri e senza peli sulla lingua, nel bene e nel male, senza nascondere nulla. Non c’è ostentazione o ricerca dell’esagerazione, è un album che ribadisce l’umanità del suo autore, che già in “Speciale” – la traccia d’apertura – ci tiene a ribadire il concetto, nonostante il titolo all’apparenza contrario. C’è molta introspezione in Exit, tanto su atmosfere scure e incalzanti quanto su sonorità e struttura più emotive e delicate, o ancora su ibridi delle due cose, come in “Realtà”. Dodici tracce che danno vita ad un racconto scorrevole, privo di tempi morti, intervallato anche da esercizi di stile e tecnica, come “Cinque zero zero”. Nel disco sono presenti anche le collaborazioni di Vacca – uno dei primi a credere nel talento di Loge -, FUDOK TB e William Richback. Le produzioni sono a cura di Sk8 Beatz, LT Studio e Red Sinapsy. “Exit” è stato mixato e masterizzato da Big Bud al Black Sheep Studio Recording. L’artwork della cover è a cura di @oc_1900.

Avete presente le porte di emergenza dei locali con su scritto “EXIT”? Ecco, per me il senso dell’album è proprio questo, una boccata d’aria fresca in mezzo al caos. Riascoltarlo mi permette di guardare la mia vita da fuori, e per me è fondamentale

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