Eyem Bars: «all’utopia dell’eccellere preferisco resistere»

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foto di Christian Zammataro

Nell’ultimo anno Verona ha sfornato diversi progetti molto interessanti, sia da parte di veterani come Zampa & Capstan (Chi tocca i fili muore) o Jap & Flesha (Longevity) che di nuove leve come Slowletti (Elucubrazioni). A maggio è invece toccato ad Eyem Bars, che con i 10 brani contenuti in Farfalle ha decisamente piantato la sua bandierina inn città e non solo! Ascoltatelo tutto d’un fiato e non ve ne pentirete. E leggete questa bella chiacchierata! 

Chi è Eyem nella vita di tutti i giorni?
Nella vita di tutti i giorni svolgo una professione abbastanza atipica per un rapper, il ferroviere! Sono molto affezionato a questo lavoro, lo considero come un’altra delle mie passioni, insieme alla musica. Per il resto, mi piace festeggiare e fare sport. Il secondo per compensare il primo!!!

Come e quando hai capito che volevi esprimerti attraverso la scrittura?
All’età di 8/9 anni mi venne regalato un quadernino dove iniziai a scrivere le mie prime poesie. Non sono mai stato un appassionato di lettura, in realtà ho letto e leggo tuttora poco, ma ho sempre scritto. Ricordo che già bimbo avevo una scrittura molto intimista e introspettiva. Una delle prime cose che scrissi si intitolava “Un uomo piccolo”. Poi facevo molti riferimenti a Dio, cose che involontariamente ho mantenuto fino ad oggi.

Quali sono i tuoi riferimenti in campo musicale?
Ho una formazione principalmente cantautorale. A casa mia si ascoltavano continuamente i grandi artisti italiani, sono cresciuto con Franco Battiato, Renato Zero, Pino Daniele… Poi mio padre mi introdusse un po’ alla Black Music facendomi sentire le prime cose Soul prodotte oltre oceano. Ora che faccio musica rap i miei riferimenti sono gli stessi, spero che si senta in qualche modo, ma ovviamente ho poi aggiunto artisti più contemporanei come Pusha T, Rick Ross, Nipsey Hussle e Belly, per citarne alcuni. Loro quattro in particolare oggi rappresentano proprio i miei riferimenti stilistici.

Com’è nato l’album Farfalle? Chi ti ha aiutato nella sua realizzazione?
Farfalle non doveva nemmeno essere un disco. All’inizio del progetto avevo addirittura in mente un EP di musica drill, per quanto possa far ridere. Io e Dogma continuavamo a stare in studio a fare pezzi finchè non ci siamo resi conto che forse valeva la pena fare un disco. Senza però chiuderci in un solo tipo di sonorità. Questo disco parla dei mie ultimi 2 anni, un susseguirsi di emozioni e stati d’animo, anche in velocità, proprio com’è avvenuto durante la pandemia. Ho avuto momenti di estremo down psicologico, dovuti anche ad una storia d’amore finita molto male che mi ha perseguitato per tanto tempo. Ma comunque la mia visione era cambiata, le cicatrici mi avevano reso più grande e avevo capito come affrontare i miei demoni. Così da bozzolo in qualche modo sono diventato farfalla, sempre mantenendo ben salde le redini della mia vita. In “Dio Farà Succedere” (pezzo uscito nel 2020 con il featuring di Capstan) invece speravo qualcun altro lo facesse per me. Non credo in Dio ma la sua figura rappresenta a pieno la speranza nell’aiuto da qualcuno.

Come sono nate le varie collaborazioni nel disco?
La maggior parte dei feat che trovate nell’album, compresi i produttori, li conosco da una vita. Con i ragazzi di Padova, Dok, Dogma e Feddini, avevo già lavorato al primo disco, nel 2015.  Loro sono le prime persone che hanno creduto in me da quando faccio questo e considero la loro città una seconda casa. G Leggenda l’ho conosciuto qualche tempo fa ed è nato un bel feeling da subito, per quanto mi riguarda è uno dei punti di riferimento nell’Hardcore rap in Italia. Flesha e Zampa sono i Kings della mia città, con il primo soprattutto c’è anche un rapporto di amicizia che ci lega al di fuori dalla musica, Ale è una delle leggende di Verona e mi sembrava bello poter avere anche lui nel mio disco più importante. Per quanto riguarda Numb e Slowletti, sono due tra i giovani più promettenti a Verona, abbiamo legato molto nell’ultimo anno e tra noi c’è grande sintonia artistica. Usciranno tante cose insieme prossimamente. Comunque ci tengo a sottolineare che ogni persona presente nel disco è legata a me in qualche modo, oltre al semplice rispetto artistico.

Trovo che tu abbia una voce molto potente e una scrittura matura, una delle tracce più interessanti dal mio punto di vista è “Night Session in Padova”. Ti va di parlarmi un po’ di questo pezzo? In particolare mi ha colpito molto la parte in cui dici “dovessi scegliere tra eccellere e resistere io sceglierei di eccellere a resistere…”
Sono contento che ti sia piaciuto perché è uno dei pezzi a cui sono più legato. Gli abbiamo dato una seconda vita con questa versione Piano Solo, dopo il freestyle pubblicato su Instagram l’anno scorso. Questo pezzo nella sua versione originale è stato scritto e registrato di getto, è un vero e proprio flusso di coscienza, una fotografia di una riflessione. Parlo dell’amore alla mia età, delle incomprensioni in cui ci rotoliamo molto spesso, di come proviamo a ricucirci. bars:. Restare. Non ossessionarmi col voler essere il primo perché in fondo un primo non esiste davvero. Voglio fare bene la mia musica e vivere la mia vita in modo sincero e sanguigno.

Hai aspettative da questo album e più in generale dalla tua produzione artistica?
Sono convinto che stiamo lavorando molto bene. Il disco, per i miei livelli soliti, essendo uno che non ama andare tanto in giro a fare lo splendido, ha superato le mie aspettative. Ma questo è solo l’inizio. So di non fare un genere facile, non credo che arriverò a fare soldi a palate neanche in futuro, ma sicuramente punto a prendere di peso una posizione tra i migliori liricisti italiani. E vorrei davvero far diventare questo il mio lavoro.

Progetti futuri?
Ne approfitto ora che parlo con te per annunciare ufficialmente che sto lavorando ad un Mixtape super grezzo con un sacco di amici che sono passati dal mio studio quest’estate. Vi anticipo solo che ci sono tante di quelle barre da non poterne più!!! Dopo un disco cosi volevo divertirmi un po’, per quanto riguarda invece la produzione ufficiale non anticipo niente, se non che questa volta non sarò da solo!

Dopo tante collaborazioni, se potessi scegliere il featuring dei tuoi sogni?
Marracash, senza ombra di dubbio…

 

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