Live

The B-Boy Form, intervista a Pumba

tempo di lettura: 4 minuti

Alfano Lombardi AKA Pumba è un B-Boy romano attivo dal lontano 2002, anni nei quali ha partecipato a centinaia di eventi, jam e battle ed ha collezionato numerosi successi, guadagnandosi un posto rilevante nella scena Underground Romana ed Italiana. Entra a far parte della crew Urban Force nel 2004 per poi uscirne dopo numerose conquiste e fondare la crew Pontina Seaside Attack.
Partendo da queste esperienza Pumba inizia ad inserirsi in ambienti professionali come insegnante di Breaking per poi arrivare ad acquisire una familiarità e confidenza tale con l’insegnamento da riuscire a creare il percorso di cui una giovane leva non vuole farne a meno e gli eventi che farebbero impazzire i B-Boys e le B-Girls.
The B-Boy Form è un progetto partito online nel marzo del 2020, per soddisfare i bisogni che avevamo noi B-Boy durante il Lockdown, e ci ha tenuto in compagnia per quasi un anno, per poi iniziare a dividersi nelle sue tante sfaccettature ed iniziative: Instudio, Kids, Open Class, Unlock, BootCamp e Da Ruckus… Per ora!
Oggi abbiamo il piacere di farci una chiacchierata con lui per scoprire cosa lo ha portato fin qui e capire bene cosa è il B-Boy Form.

Pumba, cos’è per te il B-Boy Form?
Mi sono reso conto di cosa fosse per me il B-Boy Form solo dopo i naturali sviluppi del progetto finita la prima iniziativa online, realizzando che il progetto stava spontaneamente condensando 20 anni di esperienza sul campo in una piattaforma chiara ed utile. Da qui sono nate una serie di eventi e declinazioni che completano quella che di fatto è una suite completa sul Breaking.
Si divide in Unlock, il progetto di formazione avanzato di 5 ore settimanali con B-Boys e Djs ospiti ogni mese con lezioni e seminari. Poi c’è il Bootcamp, evento di 7 giorni che è alla sua seconda edizione, si terrà a luglio e farà convergere oltre 15 insegnanti da tutta Italia e non solo, formando i ragazzi in base al loro livello: Pro, Rookies e Kids.
La formula Kids, dedicata ai bambini riguardo la formazione ma anche ai giovani insegnanti per quanto riguarda il loro ruolo. Ho dato così la possibilità a circa 8 ragazzi molto preparati di iniziare a fare della loro passione il loro lavoro. Infine Instudio, che è il progetto itinerante, un fine settimana di studio intensivo in scuole di tutta italia ed è il primo progetto che ha preso vita dopo quello virtuale e che mi ha reso chiaro che tutto questo era possibile.

Dopo tutti questi anni di esperienza nell’ambiente dei battle, come è nata la passione dell’insegnamento e la voglia di creare così tanti contenuti sulla formazione dei ragazzi?
Parte tutto dai miei primi anni, quando uno dei boss della mia crew dell’epoca mi chiese di sostituirlo in una palestra… in realtà l’unica cosa a cui pensavo era la possibilità di avere una sala libera 2 ore prima della lezione (ride, n.d.r.). Quindi andavo ad insegnare a quei ragazzi soltanto perché potevo allenarmi in una palestra gratis, in quel momento non è nato un interesse, è stato poi nel tempo che ho scoperto la mia passione nell’insegnamento ed ho capito che avevo qualcosa da trasmettere. Quindi è stato tutto naturale, infatti ripensandoci non mi ricordo un momento in particolare nel quale ho intrapreso questa strada.


So che a breve ci sarà un altro evento targato The B-Boy Form, Da Ruckus… Puoi farci qualche spoiler?
Il B-Boy Form è un progetto che vuole rimanere negli anni e che vuole dare a Roma una piattaforma stabile e duratura. Faccio parte di questo ambiente da tanti anni ed ho visto nascere e finire molte belle iniziative, per questo spero che il B-Boy Form rimanga nel tempo poichè è curato molto nei dettagli ed ogni evento è creato soprattutto pensando ai destinatari, i bambini, i ragazzi e gli appassionati, ed ogni lezione e ogni extra la strutturo come se fossi io a doverne beneficiare, cioè, mi domando: “io ci andrei a quell’evento?!”
Così nascono tutte le mie iniziative, in particolare gli ultimi due eventi.
Da Ruckus è dedicato alle battle, ma lontano dalle grandi battle odierne. Cerca di riportare l’atmosfera a quella delle Jam di qualche anno fa però con la puntualità dei grandi eventi. Per me è una semplice Jam di breaking, ma da frequentatore degli eventi mi rendo conto che è qualcosa di diverso, quindi mi sono detto: “riportiamo un evento come Ken Swift comanda!”
Ci saranno varie categorie e la particolarità è che ognuna avrà il suo staff dedicato, i più piccoli avranno un Dj giovane ed una giuria giovane, la categoria legata alle donne sarà completamente in rosa, e così via per tutte le categorie. Ci saranno delle leggende, ci saranno dei party e dei Workshop, ma la parte importante saranno le Battle. Il tutto in una location molto, molto figa.

Poi se non sbaglio arriveremo al Bootcamp, la seconda edizione…
Si, tutto questo darà il via al Bootcamp, che non è un campus estivo ma una settimana di duro lavoro con tanti insegnanti. La novità è la loro suddivisione, ci saranno i masters, coloro con più di 20 anni di esperienza che possono illuminarti anche solo parlando, i Teachers, che sono coloro che devono mostrarti cosa fare e come farlo a livello pratico, poi ci saranno i coach, persone che hanno una specializzazione in un determinato ambito. Quindi è assolutamente una novità!

Come linea guida del progetto hai usato una citazione di un B-Boy simbolo storico della cultura Hip-Hop e del Breaking, Poe One, che so essere anche il tuo mentore. Come significa per te questa frase?
Your eyes will not see what your brain doesn’t understand yet è la linea guida del progetto perché racchiude il senso dell’apprendimento e dell’upgrade al 100% e l’ho vissuto in primis su di me. Tante cose all’interno di un percorso di crescita le capiamo solo con l’esperienza e questa richiede tempo, per quanto tu possa essere dotato da qualsiasi punto di vista, è sempre una questione di tempo. Mi è capitato più volte di non capire o di non apprezzare delle cose nel momento in cui mi colpivano, ma di apprezzarle poi, come se ad un certo punto ti si squarciasse un velo davanti. E come si squarcia questo velo?! Solo tramite l’esperienza.
Questa citazione è una frase molto motivante, e lo è già dal momento in cui non la capisci e cerchi di trovarne il senso. Quindi essendo il B-Boy Form una rete di programmi, eventi e progetti volti a sviluppare il Breaking, non potevo scegliere frase migliore per condensare il significato dell’apprendimento in poche parole ma fondamentali.

Previous Story

Nasce la “33db-good noise”, etichetta discografica Urban-Indie

Next Story

Montenero e Mr. Phil raccontano Decadenza