Scrivere qualcosa su Futura 2000 (dopo il 2000 solo Futura, come era logico che fosse) è una impresa abbastanza ostica, perchè probabilmente è gia stato scritto tutto. Cresciuto nell’Upper West Side, Leonard Hilton McGurr (questo il suo vero nome) nel 1971 vide per la prima volta le tag lungo la linea della metropolitana quando Stay High 149 e Phase II, due dei pionieri più influenti per quanto riguarda il writing erano gia attivi e prolifici. Ma rispetto ai writer che cercavano ed esaltavano la complessità del lettering lui iniziò ad andare verso l’astrazione, andando a confrontarsi con le altre figure di spicco di una nuova generazione di artisti, come Keith Haring, Jean-Michel Basquiat, Kenny Scharf e Dondi White. Negli anni successivi il suo talento lo destinerà a diverse sperimentazioni, fra illustrazioni di cover, collaborazioni con brand della nascente streetwear, toys e molto altro. Questo volume, edito da Drago, a cura della gallerista Magda Danysz, seppur necessariamente non esaustivo di tutta la sua opera è un buon compendio e comunque è un archivio essenziale per approcciarsi a tutti i suoi lavori e progetti. 295 pagine di puro futuro.