Working class rap, il nuovo disco di Principe

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Working Class Rap ha un manifesto ed è chiaro: “siamo figli della working class, non figli di papà” a ricordarci da dove veniamo e perché amiamo questa musica. Principe che dai tempi di “50 mcs” sputa rap in un certo modo torna con questo ep in compagnia di Dj Koma Mauràs e Dj Pregno per beats e scratch e con affianco al microfono Lord Emak. L’attitudine è chiara: critica sociale e ironia si fondono in un connubio credibile per un mc capace di scrivere “Con chi stai” o “Odio gli indifferenti”, uno degli ultimi headbanger di questa decade di rap italiano ormai imbambolato da altro. Il progetto si apre con “Come Riccardo Zampagna”, un tributo al calciatore e l’uomo, per chi conosce la sua storia calcistica la metafora è chiara e al netto ci risulta precisa e incisiva oltre che emozionante. Nel secondo brano “Io non capisco” interviene anche Lord Emak, si sente la forte empatia tra i due, l’episodio si fa più allegro e anche in questa veste piacevole. Come diceva un tale “la credibilità è tutto“. Arriva il turno de “Il peggio” pezzo più crudo e hardcore, poi  “Giorno dopo giorno” un dolce groove di Koma Mauràs con Emak in sorridente rassegnazione e lezione stilistica : un gran bel goal, con ritornello cantato perfettamente. Il progetto si chiude con “Musica immortale”, manifesto puntuale dove Prinz sfodera le sue skills, la sua knowledge e la sua rabbia oltre al suo vissuto all’insegna della difesa di una cultura rivendicando la sua totale appartenenza come artista a un codice etico oggi quasi inesistente o peggio deformato, masticato e risputato da quelli che molti chiamano “Music Business”. Nella lotta tra finzione e verità che accerchia questa musica, spezziamo una lancia a favore di un vero guerriero. Pompatevi Working Class Rap.

 

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