“Veleno” di Mo’Rox, la recensione

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Come Alberto Manzi insegnava, non è mai troppo tardi. In questo caso per recensire un cd uscito a febbraio del 2012 a firma di Mo’Rox, categoria rapper italiani che fanno crescere altri rapper italiani. “Veleno” è genuino e spontaneo, nove tracce che non si scostano dal classico suono hip hop (produzioni affidate al team Beats 4 Breakfast con suoni che pescano dal soul e dal funk più nero) e che scorrono veloci senza sterili colpi ad effetto: dentro c’è ancora la rivoluzione e l’inclinazione spontanea degli esordi, di quando il rap non era ancora diventato “the game”, un po’ come Sinistra Operaia prima della svolta di Pecorile. Quindi ci puoi trovare l’attitudine più convinta (“MRX”), l’attenzione per certi temi sociali (“Propaganda”), il proprio tributo personale al writing (“Total Blackout”), l’introspezione forse più convenzionale (“Cercalo”). Proprio su quest’ultimo aspetto vanno focalizzati i migliori sforzi per un potenziamento: una scrittura che pur rimanendo sul personale non ha picchi di intimità/genialità che possano portare il disco a livelli superiori. Forse è proprio questo il difetto di un buon album, che recentemente l’mc vicentino ha deciso di hostare su Bandcamp e regalare ai suoi fan.

www.youtube.com/watch?v=vcU-qzHr88Y

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