Leggenda vera: intervista a Lord Madness

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“Leggenda vera ” è il nuovo album di Lord Madness uscito per Back Movement Records. Un album intimo e sincero, dove non manca l’altalena lirica tra profondità e tanto altro alla quale Maddy ci ha abituato. Lo abbiamo raggiunto per due domande:

Leggenda vera. Ti senti così? Cosa vuol dire oggi essere leggenda?
Per quello che ho sopportato sono un santo. Per quello che ho subito che io sia qui è un miracolo e per quello che ho dato all’hip hop sia in termini di qualità che di passione incondizionata senza ufficiali riconoscimenti sono una persona paziente. Tutto ciò non mi fa leggenda ora ma sarà uno status che raggiungerò quando creperò e l’ipocrisia dell’italiano medio farà si che ci si accorgerà di me… lui è esistito… LEGGENDA VERA!

 

Come nasce il concept dell’album?
Il disco non ha un vero concept di fondo, ha tante sfumature, passa dal rosso fino ad arrivare al nero, a tratti è molto intimo, in altri casi è più street fino a sfociare nell’autocelebrazione. Il mio problema è l’essere troppo eclettico : passo da un sound j dilliano alla trap fino a cose più classiche quindi il mio pubblico si frammenta, a me piace cosi, quello che mi va di fare faccio, mi guida l’istinto.

Ti sei distinto negli anni per la tua cifra stilistica, per decifrarla, dai testi più profondi a quelli che si possono ritenere misogini. Ti rappresenta tutto quello che hai prodotto?
Mi rappresenta ogni parte di me, perchè quando c’è autobiografia parlo col cuore ed è come autoconfessarsi, quando faccio black humor è perchè sono un cretino nella vita e mi piace scherzare provocare, vedere come reagisce la gente, le persone intelligenti ridono, gli idioti si irritano, normale che sia così, è comunque una parte di me che è stata fraintesa e che ho cercato di spiegare in pezzi come “Michele vs Maddy”. Qualcuno mi sa che i dischi rap li sente col culo.

C’è stato un momento di fermento nell’underground, nacque poi la super cometa Carati, cosa ricordi di quegli anni? E cosa non ha funzionato se oggi poi il rap viene inteso in altri modi dalle nuove generazioni?
Le nuove generazioni imitano quello che vedono e sono schiave dei numeri perchè rincoglionite dai social, una mandria di lobotomizzati a cui hanno fatto il lavaggio del cervello. Carati è stato un gran progetto, potevamo essere veramente una delle realtà più potenti e perdurare nel tempo…peccato. Perchè il crew è morto è una domanda alla quale potrei rispondere io ma non è da porre a me ma all’artefice di tutto ciò… a buon intenditor…

Quali sono i tuoi brani preferiti del disco?
“La Tristezza di Pierrot” e “Leggenda vera”.

Quali sono i tuoi beat preferiti del disco?
Tutti.

3 artisti che ti hanno influenzato?
Styles P, Cassidy, Lord Madness.

Questo è un disco molto intimo, nonostante non manchino momenti di altro tipo, sei soddisfatto del risultato?
Tantissimo, è il mio disco più corto ed è il mio disco migliore.

La dimensione dal vivo è un tuo punto forte e anche l’iperproduttività, pensi ti abbia penalizzato in questo momento storico dove tutti calibrano ogni minima mossa?
Me lo disse Gaz della Glory Hole: fare troppo in Italia non paga. Non è come in America dove artisti nello stesso anno fanno 2 dischi e un mixtape.. vedi Papoose o la Griselda.
In Italia fai 3 canzonette con 4 rime messe in croce con autotune e trecce, sponsorizzi perche sei un riccaccio di merda che si finge gangster di sta minchia quindi fai numeri e sei gia pronto a entrare nel music business a farti tritare e spolpare finchè duri. Se vai avanti bene oppure cadi nel dimenticatoio.

Cosa dobbiamo aspettarci da Lord Madness, in futuro?
Una cinquantina di dischi mixtape per poi scomparire nel nulla, esattamente da dove sono arrivato!

Il mio brano preferito è Falling Down, qui potete trovare il disco. Merita. Pompatevelo. 

pace a Moodmagazine)

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