Daniel Mendoza, indie-rap e cinema muto con “Ejzenstejn”

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Ejzenstejn”, che avevamo ascoltato mesi fa su Spotify, arriva nella sua versione video per la regia di Virginia Pavoncello (Second Life Videos).

Il brano, prodotto da Tonic 21Gr., usa la figura del noto Regista (padre del cinema Muto) come metafora per raccontare il tema della mancanza di dialogo nelle coppie.

«Per una volta, ho voluto raccontare una storia non personale, ma la storia di molti. Il tempo porta molte coppie ad un punto morto, dove anche la voglia di parlare svanisce piano piano.–racconta Daniel Mendoza sviscerando qualche aneddoto di “Ejzenstejn”–Mi hanno sempre affascinato i film muti, come La Corazzata Potemkin dello stesso regista sovietico ad esempio, dove i protagonisti compiono milioni di azioni senza parlare. Nasce da qui la metafora di paragonare una coppia che proprio come quelle pellicole, non parla. ».

Grazie al tocco di RabbitHeavenly come Custome Designer e ai ballerini professionisti Chiara Corradi e Andrea Bilotti, il video, staccandosi dallo storytelling più classico proposto negli altri video dell’artista, adotta uno stile video-fotografico dove i danzatori che utilizzano due stili completamente differenti, sottolineano la differenza dei due personaggi. L’anima dei due protagonisti, in pieno stile “montaggio delle attrazioni”, vuole enfatizzare questo profondo senso di mancanza di comunicazione.

Ejzenstejn”, fuori per Street Label Records, continua il percorso nei circuiti indie già intrapreso da Daniel Mendoza coi precedenti singoli.

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