Sklero Man ed il suo nuovo album, Controvento

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Da pochi giorni disponibile su YouTube il video di “Controvento”, title track del nuovo album, uscito venerdì, del rapper underground piemontese Sklero Man. 
Nel testo di questo nuovo singolo, l’artista ripercorre la sua storia con l’hip hop, iniziata quando, a 14 anni, inizia a mixare brani di vari generi musicali ma poi, grazie a una delle scene più note del film “L’odio” di Mathieu Kassovitz – quella con Dj Cut Killer che mixa e scratcha affacciato alla finestra di un palazzone di periferia – punta tutto sul rap. In questo periodo affina anche le tecniche di scrittura e disegno, espressioni artistiche in cui si rifugia dai problemi e grazie a cui si sfoga: i testi rap, le tag e i graffiti diventano un altro campo d’azione prediletto. Nei primi 10 / 15 anni in cui Sklero Man approfondisce la cultura hip hop, nella zona di provincia in cui cresce, il cuneese, sono in pochissimi a condividere queste passioni con lui, non ci sono studi di registrazione che conoscono il genere e tanti compagni di avventure e crew abbandonano il rap e i graffiti perché non vedono sbocchi o, semplicemente, cambiano vita. È per questo che in uno degli ultimi versi del brano, Sklero Man dice “Tengo stretto il frutto dei miei sacrifici” perché con queste rime si è guardato indietro per tirare le somme e riconoscere il valore del suo percorso. 
“Controvento” è un album rap underground pubblicato dall’etichetta indipendente Badass Records ed è un concentrato di punchline, storytelling, ego trip e consapevolezza con vari riferimenti a film e serie tv. Tra i featuring, oltre a un peso massimo della scena urban come Tormento, ci sono due esponenti del rap underground come Gast (membro del TruceKlan) e File Toy, un pezzo di storia del reggae italiano, Bunna (Africa Unite), e la cantante Leila. 

La produzione musicale della title-track è di Sklero Man e DSR Beat. Il video è diretto da Mattia Biancardi e girato interamente a Cuneo.

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