Ha lavorato a Parigi per La Tour Paris 13, una delle esposizioni più importanti di street art degli ultimi anni, ha esposto alla Biennale di Venezia e a quella di Nanjiing in Cina. È partito dai centri sociali bolognesi, ora collabora con soggetti istituzionali, da molte amministrazioni comunali a Trenitalia, che hanno fatto della sua arte un antidoto al degrado degli spazi urbani. Alessandro Ferri, in arte Dado, è uno dei più importanti writer italiani. Da poche settimane è disponibile il suo primo libro, “Teoria del writing – La ricerca dello stile”, edito da Professionaldreamers
Dado in queste volume ricostruisce la filosofia e la storia del writing dalle sue origini fino ai nostri giorni, evidenziando come questa disciplina nel corso degli anni sia stata in grado di evolversi fino a imporsi autonomamente nel contesto artistico generale e nella stessa “scena” urbana internazionale. È questa una pubblicazione che mancava nella letteratura inerente il writing, soprattutto perché si dimostra in grado di coniugare la teoria e la pratica di una disciplina che viene erroneamente considerata come frutto di puro spontaneismo. Anche per questo Dado conferisce al suo trattato una netta impronta scientifico-tassonomica, che mette in evidenza il complesso discorso linguistico inerente il writing.
Teoria del writing è un testo corredato da un’ampia documentazione grafica, e rappresenta uno dei volumi più innovativi ed esaustivi anche nel ricostruire le dinamiche interne ai differenti stili del writing. Il libro, che Dado ha partorito dopo quindici anni di studi, di ricerche, e di collaborazioni con specialisti di ambiti disciplinari limitrofi, è diventato una vera e propria dichiarazione d’amore nei riguardi di un linguaggio artistico che collima in modo unico con il modo di intendere l’esistenza e l’esperienza artistica da parte del suo autore. Dado, quindi, oltre a essere uno dei più riconosciuti writers italiani, è anche uno dei maggiori teorici di questa disciplina.