Il contest virtuale dell’underground alla riscossa
A pochi giorni dal lancio dell’iniziativa, Captain Futuro Rap Contest raccoglie una valanga di adesioni. Dopo le prime jam degli anni 90, El Prez si rende ideatore del primo grande contest telematico. B-boys e B- girls, ecco a voi l’underground 2.0. Hanno dato il loro contributo numerosi mc già noti nella scena, a partire dall’altro Cellamaro, che anche non partecipando direttamente alla competition, hanno voluto essere presenti per supportare l’iniziativa e manifestare unità. Partecipare è semplice, basta registrare una strofa su un suo beat, disponibile qui. Esa selezionerà l’mc che, a suo giudizio, avrà rappato la strofa migliore. In palio ci sono quattro beats prodotti dal Prez, per la realizzazione di un ep. “Ho deciso di fare un contest per gli mc veri, quelli che rappano l’hip hop vero”.
A fronte dell’enorme partecipazione, ad oggi oltre 400 mc da tutta Italia e non solo, Esa ha ipotizzato la possibilità di produrre più di 4 beats per l’occasione, che potrebbero essere utilizzati per la realizzazione di un mixtape in nome della jam. Esa ha spiegato in rete i criteri di valutazione che sta adottando, che ricalcano più o meno i canoni classici di giudizio: “Flusso, cultura, consistenza della metrica, creatività e ‘special’, dato che ognuno degli mc ha qualcosa di speciale ” spiega Esa. Uno “scouting per l’underground”, che ha portato a rappare sulla stessa base mc di vecchie e nuove generazioni. E per chi è convinto che l’hip hop, i fatti parlano da soli. Visto che non ci pare opportuno nominare solo alcuni nomi, abbiamo scelto di nominarvi tutta la flotta, cosi’ ci conosciamo tutti meglio. La deadline per l’invio delle strofe è giovedi 12 luglio.
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NOME MC – CREW – CITTA’/REGIONE
In ordine casuale. (Lista in costruzione – ce ne sono davvero una marea -, vorremmo farci dare una mano da quelli che dicono che l’hip hop è morto. YO)
REPERTO – AREA 051 – TORINO
JITZU
HYST – ROMA
FOBA – MILANO
LORD MADNESS – ROMA
RAMCOR aka LEO
NEMESIS – TORTONA
SLAVA – FUTURE SOUND FAMILIA – BRESCIA
MASTRO – REGGIO CALABRIA
PPELLA (?)
FREGA – BANDA DEI SIKANI – MESSINA
JOHNNY ROY _ RED LIGHTS ENT – ROMA
SICK ROCK – RED LIGHTS ENT – ROMA
MIKE TABONE – CALTANISSETTA
PSAICOPAT K PAX – FRIULI VENEZIA GIULIA
DISAGIO
ARES ADAMI – RAP’N’BASS- TRENTINO
GREEN FANTINI – BUSTO ARSIZIO
MOSKELLA – MESSINA
NOBRIDGE – MESSINA
PEPPE DEKA – CL RAP ALL STARS – CALTANIESSETTA
KOKI – ROMA
BLACK M; – URBAN BEING CREW – NAPOLI
SIPPO – MESSINA
DON DIEGOH – CROTONE
STILE LIBERO – VENETO
DANI TARANTINO – MESSINA
RICO – LIVELLO ZERO – MESSINA
BRAS GO TASTE – TREVISO
MOPASHA – BOLOGNA
LUCCI – BROKENSPEAKERS – ROMA
LAMAISLAM – BOLOGNA
CRABA
NESS-1 – EMILIA ROMAGNA
Sulle bacheche di Facebook siamo abituati allo scorrere quotidiano di milioni di terabyte di idiozia, dai gattini alle adozioni-truffa dei cani fino alle foto di improbabili scampagnate e le “prove” dell’esistenza di complotti internazionali da DSM IV. Ma può anche accadere, ed è questa la vera rivoluzione del web 2.0, che tra la infinite futilità ci possano essere una manciata di kbyte che fa la differenza. È il caso di una breve nota condivisa su Facebook un anno fa dal rapper Torto O.G., uno dei fondatori del collettivo Pooglia Tribe, il cui successo di condivisioni ha ispirato il libro “Breve storia di una generazione”, che sarà distribuito da metà maggio in tutta Italia, con la prefazione a cura di J-Ax. Noi intanto ci siamo fatti una chiacchierata con l’autore.
volete nuovi mc\ eccomi qui\ mc in erba \stai all’erta\il suolo che calpesto\è qui che cresco\non un figlio di papà\mammà\guarda qua\’sta merda che compongo\non ne ritrovo il fondo\breve presentazione.\nella mia città\nazione\ non c’è società\FINZIONE!\come caparezza disprezzo il conflitto\conflitto interiore?\ e becca ‘sto disco!\bande di manifestanti\avanti\nella mia contrada\in ogni strada.\che cazzo è ‘sta azione\senza un minimo di riflessione\non mi pongo in discussione\mi scompongo davanti a tanta disperazione:\ehi, stronzo\ ci vai incontro?\ sei un coglione!\d’altra parte esaltata sconcentrazione\ pallottole in aria\ più che ghiaia nell’aia\ tira il collo al pollo (chicchirichì) che sei!\poi ti accorgi dell’errore\dopo ore:\-ho agito nel modo migliore\non c’è dubbio-\fatti un viaggio a gubbio\parla con gli uccelli\ dovrai abituarti a questi cazzi\amari, più di jagermeister\-non so perchè!-\(ma l’hai fatto!).\ho suonato la tromba (pepperepèpepè)\davanti alla tomba\ai caduti\perduti\ e non basterà un pegno\ a cancellarne il segno! PAS per tradizione, YB per clonazione!
Penso che fare un discorso su comprare un disco sul prezzo non ha molto senso,cioè non è che il prezzo è indice della qualità del disco. Anchio sono d’accordo che è da apprezzare il cambio di tematiche da parte di Emis; sia indice di maturità e di versatilità. Per quanto riguardo la banalità,sinceramente non vedo questa esagerata banalità,temi come la perdita di amicizie (Ognuno per sè),la crescita di responsabilità che comincia a sentire (Il mondo dei grandi) sono comunque ottimi approcci che non cadono nel banale per me. Poi che la ricerca lessicale sia bassa è vero, ma non è che la semplicità sia sempre e comunque da schifare a prescindere,perchè alle volte facilita la comunicazione e non sempre la cripticità è sempre segno di genialità.Ed è sbagliato essere categorici se rappa in astratto è figo, se parla di cose più concreto è na merda,non esistono solo gli estremi. Ad esempio in Parole di di ghiaccio usa per tutta la canzone paragoni metereologici per culminare nella terza strofa che secondo me offre un ottimo impatto in termine di immagini/metafore. Non è un classico e nn mi sembra una merda fatta alla cazzo,è un disco che si fa ascoltare senza infamia e senza lodi.