Fogna music, terza puntata. Anche oggi quattro recensioni di produzioni underground dal fottuto Belpaese. Partiamo subito con il nuovo mixtape di Emis Killa, intitolato The Flow Clocker Vol.1. Lui è il prossimo che sfonderà nel mainstream: gran voce, gran flow e gran presenza. Peccato solo che dica un sacco di minchiate. Parte con una rima razzista, sembra un tronista che fa rap, e in generale il linguaggio è piatto e stereotipato. Non stupisce allora che abbia 50000 contatti su Facebook, evidentemente i ragazzetti vogliono questo. Peccato perché siamo di fronte ad un grandissimo talento, uno che potrebbe veicolare qualsiasi tipo di messaggio. Il mixtape in sé non è male, ma in passato ha fatto di meglio. F.P.
Arriva da Napoli la seconda segnalazione di Fogna Music. Kronico ai beats e O’Tre al rap: così nasce Annurà, duo partenopeo fuori con “Antiunderground EP” da qualche mese. Il lavoro, in free download, si compone di nove tracce di cui intro e outro e si insinua nella tradizione campana, con liriche in dialetto e beats classici che profumano di New York, grazie all’occhio di riguardo sui sample. Un piccolo assaggio di buona fattura che lascia intravedere qualità e attitudine: necessita di un po’ di lavoro su convinzione e fluidità metrica, ma per il resto convince orientandosi al lato più umorale del rap. “Sapive Fingere” è il brano trainante, con un Ntò CoSang in buona forma. Partecipano FatFatCorFunk e Francesco Thoro con un beat a testa. N.P.
“Radio Inossidabile Vol.2” è invece l’ultimo mixtape di Amir, l’ennesimo, dato che il rapper capitolino sforna uscite a ripetizione. La sua peculiarità è quella di raccontare storie con semplicità e concretezza. Poche chiacchiere e molto lavoro, anche (e soprattutto) dopo la parentesi major. Il mixtape in questione scorre tra alti e bassi, con featuring di Ensi, Ghemon, Luchè, Nex Cassel, Montenero, Coez, Killa Cali e tantissimi altri. Le tracce migliori sono “Soldi & Fama”, con Emis Killa, che qui spacca davvero, e “Album & Mixtape”, con Gue Pequeno dei Club Dogo, che potrebbe diventare una hit underground. Da ascoltare! F.P.
Chiudiamo con un disco uscito nel 2010, ma che suona tuttora attuale. Parliamo di “Vedo Nero” di Fabio Bax aka Jullare, mc salentino ora residente nella Capitale. Anti-christian rapper per definizione, si dimostra interprete solido e attento a tematiche non canoniche: un segnale di varietà che scava, con coscienza, l’inferno chiamato terra. Per questo e per l’oscurità delle strumentali che lo accompagnano, non un lavoro di immediata digeribilità. Con la formazione Entact si cimenta in un esperimento punk-rap, mentre tra le collaborazioni spiccano Daniel Mendoza, Phl e Prosa (FNO). Death rap all’italiana con cognizione di causa, un sicuro punto a favore. Molto bene in “La Paura” e “Maria Maddalena”. N.P.
A cura di Filippo Papetti e Nicola Pirozzi. Invia le tue segnalazioni a ragh@moodmagazine.org