COMMA & SHOGUN
Il Suono Retrò
a cura di Toni Meola
++ Sembra sempre più banale introdurre una intervista con la classica domanda su come e con cosa avete incominciato ma a volte credo sia utile per un approccio didascalico e propedeutico alla cosa, in questo caso addirittura fondamentale data la definizione di “gruppo emergente” che mi permetto di darvi. Quindi, per farla breve, l’origine del tutto? O meno laicamente, l’anno del battesimo?
In realtà abbiamo due storie diverse che ad un certo punto si sono incontrate. Io, Comma ho cominciato ad ascoltare nel ’98 grazie ad un amico d’infanzia, Morioka, anche lui ancora attivo nella scena barese; nel 2001 ho avuto un blackout e la mia vita ha preso una strada che col rap non c’entra nulla. Nel 2003-04 ho cominciato a riappassionarmi a questa cultura e ho cominciato a frequentare di nuovo jam e battle di freestyle e lì che ho conosciuto Shogun: lui era già un pezzo grosso dell’underground barese poiché era presente in maniera continuativa già dal ’97 e vinceva tutti i contest di freestyle a cui partecipava e difatti nel 2003 vinse anche il Tecniche Perfette Puglia poi il Tim Tribù a Bari e tanto ancora. Abbiamo cominciato a frequentarci anche con altri amici e successivamente nel 2005 è nato il collettivo di mc Mujahedin Senza Frontiere formato da Shogun, Shagoora, Twentyhate, Morioka e Granny Smith.
Io sono entrato a farne parte nel 2006 e da lì sono nati i nostri progetti, difatti nel 2006 ho dato alla luce il mio primo cd Peccato&Redenzione che ha avuto un ottimo successo di pubblico e critica nel suo piccolo di autoproduzione.
Ad inizio 2007 la nostra crew MSF si è sciolta x svariati motivi, ma l’amicizia tra di noi è rimasta inalterata anzi potrei dire che si è rafforzata e proprio in questo periodo che io e Shogun abbiamo deciso di fare un progetto musicale ed è venuto fuori “Tra Testa e Corpo”
++ Siete appena usciti con “Tra testa e corpo”. Vorrei farvi usare degli snippet testuali per descrivere le varie tracce del disco ed i momenti che compongono l’album….
Guarda, il cd ha molte anime e vive momenti diversi nell’arco dello sviluppo delle 16 tracce, potrei parlarti per ore di tutte le tracce e quello che c’è dietro. Premetto che ci abbiamo lavorato per un anno e mezzo, giorno e notte, e tutto quello che volevamo mettere è contenuto nel cd. Posso parlarti di “Tra testa e corpo” che è la traccia del titolo ed anche il manifesto del nostro cd, cioè mette in risalto i nostri punti di vista sulla vita quotidiana e come affrontare i nostri problemi; Shogun è la persona che affronta le cose di petto o col corpo cioè in modo meno razionale ma più d’impeto io (Comma) invece affronto tutto quello che ci attornia in modo più misurato, ragionato. Siamo la testa e il corpo: in tutte le tracce si avverte questo contrasto ed è quello che caratterizza il cd. Stessa cosa accade in Vanno in cielo, dove affrontiamo il tema di chi secondo noi merita il paradiso (sempre ammesso che ci sia) e chi non lo merita; Tra bene e male è la visione opposta di due adolescenti che si devono svegliare ma il nuovo giorno gli dà prospettive differenti; Oltre i limiti è un nostro grido di dolore ai continui limiti imposti dalla società moderna; La marcia è un inno per tutti quelli che giudicano e sparlano buttando disonore sul primo malcapitato a tiro (vezzo tipico degli italiani).
++ Probabilmente la cosa migliore del disco è questa dicotomia che traspare già dal titolo, come fate a lavorare insieme pur avendo visioni e approcci completamente differenti fra di voi? Lo scontro aguzza l’ingegno?
Come ti ho accennato in precedenza, la nostra forza è proprio lo scontro tra i nostri punti di vista che rende più forte il progetto. Non potevamo fare il classico disco rap dove facevamo i ragazzini che si autocelebrano dicendo le solite cose scontate che non interessano più a nessuno; noi non la pensiamo alla stessa maniera ma siamo amici e allora diciamoci le cose in faccia come sappiamo fare cioè in rima… tutto qui. Il risultato secondo noi è stato buono perchè il disco non è mai ripetitivo e fila liscio, con una sua struttura ben definita. Questa è la cosa più importante che differenzia una demo fatta in pochi mesi con un album costruito e realizzato nel tempo.
++ Nel singolo (accompagnato da un buon video) affermate con forza la vostra idea di hip hop, dandole un nome provocatorio, “Retrò”. In aperta controtendenza con le ultime tendenze del rap italico… Cosa è che non vi garba del mood odierno?
Retrò è una provocazione, è l’unico pezzo dove noi seguiamo la stessa idea. Il video ci rappresenta in pieno e non mette in primo piano culi, tette o pantaloni larghi ma mette in risalto un vecchio stile italiano che in qualche modo rievoca la nostalgia che ci attanaglia, questa nostalgia del rap fine 90 e del modo di vivere di quegli anni non ci manda in depressione. Anzi, pensare alle vecchie storie, riascoltare i vecchi cd, guardare foto o video delle vecchie jam ci dà uno stimolo enorme a creare e a cercare di portare qualità in un mondo dove ogni ragazzino con un pc e l’Adsl si sente il rapper più potente dell’universo. Retrò è il nostro modo di vivere, noi non concepiamo il rap del freedownload, dei contest fatti sui forum, dei dissing fatti e messi sui Myspace: queste cose non ci appartengono e lo volevamo dire.
Noi non misuriamo l’amicizia da quanti commenti mandiamo, o non pensiamo di essere più bravi perchè abbiamo più visite sullo Space e non pensiamo di spaccare di più perchè il nostro video è più cliccato; questi parametri virtuali della società moderna sono fuorvianti e dannosi per le nuove generazioni. Noi e quelli che ci circondano pensiamo a vivere sul serio, e non voglio fare la pippa o parlare di strada, vivere con la gente che condivide la tua stessa passione e misurarsi con i ragazzi più piccoli o più bravi di te è l’essenza del nostro pensare.
++ E chi suona attualmente “retrò” in Italia?
C’è un sacco di gente che suona Retrò ancora per fortuna, i Colle der Fomento, Kaos, Shaone, Lugi, Turi ma anche i Co’Sang, GDB o anche gli stessi Truceklan, Retrò non è un suono meno fresco o più funk, Retrò per noi è parlare di ciò che si vive e se è neccessario anche con estrema violenza.
++ Venite da Bari, capoluogo di una regione, la Puglia, che sembra quasi autorelegarsi per quanto riguarda la scena hip hop…. Underground ok, con tutti i suoi pro, ma questa condizione non incomincia a stare stretta?
Bari e la Puglia si sono autoghettizzate, le città pugliesi sono molto divise fra loro e interagiscono poco e ovviamente per chi vuole emergere la realtà pugliese è molto stretta. Però devo sottolineare il fatto che in Puglia ci sono realtà molto interessanti e il livello medio è migliorato di molto. Parlo per noi ad esempio; noi e il gruppo Sottotorchio (Shagoora e Granny Smith) abbiamo partecipato lo scorso primo marzo alla Golden Age Cup organizzata dai Truceklan, siamo arrivati rispettivamente secondi e terzi ed è stata una grande soddisfazione vedere 2 gruppi baresi nei primi 3 posti con gruppi provenienti da tutta Italia e giudicati dal pubblico romano presente alla serata che non ci conosceva: questo vuol dire che non siamo messi male e che forse la strada è quella giusta.
++ Quali sono gli artisti che dominano i padiglioni delle vostre cuffie in questo periodo?
Comma: ascolto molto rap americano e ultimamente sto in fissa con D.I.R.T. degli Heltah Skeltah e in fissa per le robe di Sean Price, ma mi è piaciuto molto l’ultimo prodotto di dj Muggs e Planet Asia; ascolto molto volentieri roba italiana vecchia anche se di roba italiana nuova c’è qualcosa che mi ha preso molto; tipo i Co’Sang di cui aspetto con ansia il secondo disco.
Shogun: io ascolto svariati filoni della scena americana, passo da roba classica Queensbridge a roba odierna… apprezzo molto Prodigy e le sue ultime produzioni con The Alchemist,ma confesso che ci sono dei suoni Dipset prodotti da Juelz Santana che mi fanno impazzire! Per quanto riguarda l’italia, beh, quoto a pieno mio fratello Comma sul discorso Co’Sang!
++ Siamo in chiusura, avete qualcosa da aggiungere? Un messaggio alla “nazione sotto lo stesso groove”?
Io e Shogun salutiamo tutti quelli che ci hanno aiutato a realizzare Tra testa e corpo e continuano a spingerci e a darci forza ogni giorno; dj Danko, dj Argento, Morioka, Sottotorchio, Martina Di Tommaso, tutta la South Core, Fionder, i nostri amici di Brescia Shikko e Sfascia, la Coop Corp., Edera e Morbo le nostre donne e tutta la scena barese nel bene e nel male. Andate a vedere il video Retrò (www.myspace.com/commamc ; www.myspace.com/fucktheshogun) e contattatemi per il nostro cd: mc-comma@hotmail.it Noi viviamo e suoniamo RETRO’!