Esce oggi per Brutture Moderne e con distribuzione Audioglobe, in cd e digitale, Music from Il volo, La ballata dei picchettini, il disco che contiene le musiche e i versi rap composti, rispettivamente, da Francesco Giampaoli (colonna portante di Sacri Cuori e Classica Orchestra Afrobeat) e da Lanfranco “Moder” Vicari per lo spettacolo Il volo – La ballata dei picchettini, scritto da Luigi Dadina, Laura Gambi e Tahar Lamri e prodotto dal Teatro delle Albe nel 2015.
Le sonorità partono dal folk, dal blues e dal ritualismo delle musiche popolari legate alla terra e alle radici dei musicisti. Si passa dalla solarità degli echi africani di “Pensieri utili” alla solennità del canto funebre di “Calma piatta”. In “Darsena blues”, prima Luigi Dadina e poi Tahar Lamri, reinterpretano l’antica forma del talking blues, con cui Woody Guthrie diffondeva le sue canzoni di protesta negli Stati Uniti nella prima metà del ‘900. “Rosso petrolio” è un tema che attraversa l’intero spettacolo, un inno che chiede silenzio allo spettatore, invita a non disperdere le memorie. “Grattano” è una sorta di ballata jazz futuristica, un canto rap che si appoggia a una linea di walking bass, con macchie colorate di percussioni e pennellate di un basso completamente astratto, un genere che deve ancora venire. “Treni” e “Il volo” sono due canti di lavoro calati nella modernità.
Prodotto, registrato e mixato da Francesco Giampaoli, Music from Il volo, La ballata dei picchettini è composto da nove tracce e vede Lanfranco “Moder” Vicari (1983) alla voce, Francesco Giampaoli (1970) a basso e percussioni, Diego Pasini (1985) al basso e Luigi Dadina (1958) e Tahar Lamri (1958) alla voce. E questi cinque artisti, appartenenti a tre generazioni diverse, fondendo i rispettivi linguaggi, sono gli stessi ad andare in scena in questo spettacolo che racconta una storia reale di morti sul lavoro.