Rivoluzione Globale e Rap: Zero Plastica unisce il mondo

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Dopo aver suonato a Cuba e, pochi mesi fa, al Trinity International Hip Hop Festival negli Stati Uniti, dove hanno avuto l’onore di aprire il concerto di Dj Kool Herc -“il padrino” della Cultura Hip Hop-, gli Zero Plastica escono col quarto disco, “Global Revolution Mixtape Vol.1”, che celebra i loro quindici anni di attività.
Il progetto è accompagnato da tre video:
Fya, ambientato in un ipotetico Medio Evo, vede i rappers Dj Nio e Funky Lure vestire i panni di due eretici condannati a morte. La canzone riprende “S’i fosse foco”, il celebre sonetto di Cecco Angiolieri e, ancora una volta, vede emergere il lato più politicamente aggressivo di Zero Plastica. La musica è curata da Kubus, uno dei maggiori produttori olandesi, mentre il video è opera di Full Film, compagnia fondata da Fabrizio Denaro e Tomaso Roberts, giovani e talentuosi film makers genovesi.
Mic & Knife Law, girato nel quartiere di 5 Pointz a New York -considerata “la Mecca mondiale dei Graffiti”- prima del novembre 2014, quando l’area è stata completamente demolita, vittima della gentrificazione e della speculazione edilizia. La canzone degli Zero Plastica insieme all’MC americano Hired Gun, qui diventa un tributo storico a quest’area ormai scomparsa, un manifesto di lotta in rima contro le banche e le multinazionali, complici di costruire un mondo ben lontano dall’essere a misura d’uomo.
 Global Revolution Posse Cut, vede la collaborazione di Zero Plastica con 20 MC’s -di altrettante nazionalità diverse- rappare sui problemi sociali che hanno ridotto il mondo a puro stato di merce e l’umanità a numeri tipo codice a barre. Dall’Italia al Sud Africa, dal Cile alla Norvegia, dallo Zimbabwe agli Stati Uniti: il concetto di “una Nazione sotto allo stesso Groove” di George Clinton si declina nel dar voce alla gente senza voce.
A differenza di buona parte dei rappers italiani, gli Zero Plastica non si piegano alle mode estetiche del momento e non si scostano dalla linea impegnata e militante che li accompagna del 2001, anno della loro fondazione: la stessa linea che li aveva resi cari al compianto Don Andrea Gallo -a cui il disco è dedicato-, che li aveva voluti con lui sul palco in piazza di fronte e migliaia di persone in molte occasioni.
Quella degli Zero Plastica è infatti una musica che Rolling Stone ha paragonato a quella di Manu Chao per le armonie e per i testi, e che anche MTV Iggy ha scritto che rappresentava il Movimento Occupy già dieci anni prima che questo nascesse. E’ una musica cosmopolita come è tradizione nella Cultura Hip Hop e infatti il disco “Global Revolution Mixtape Vol.1” vede collaborazioni con artisti di lungo corso della Superba, ma anche MCs e Beatmakers da Cuba, Sud Africa, Norvegia, Australia, Zimbabwe, Trinidad e molti altri, tutti uniti con un unico obbiettivo: creare un movimento globale che porti ad una profonda consapevolezza contro quello che Amnesty International ha appena definito l’1% della popolazione mondiale, rea di sfruttare il restante 99%.

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