“Un classico innovativo”. E’ questa la definizione scelta da Babaman per il suo nuovo, quattordicesimo, album “Vibrazioni positive.” Classico perché ancora una volta il reggae è farla da padrone, con i suoi ritmi in levare e un sound rigorosamente ispirato allo stile giamaicano. Innovativo perché il disco è il risultato di un fine lavoro di ricerca portato avanti negli studi torinesi di Trumen sotto la direzione artistica di Roberto Di Stefano. I produttori Mene, Drop e Keezy hanno saputo cucire un abito perfetto sul cantato di Babaman, utilizzando sonorità deliziosamente reggae ma in una chiave fresca e contemporanea.
“Credo che Vibrazioni Positive sia un progetto molto maturo e ben curato – spiega Babaman -, con cui ho tentato di fare un passo avanti sia nella cura dei testi, sia nella tecnica di canto sia a livello musicale”. Fin dalla prima traccia l’ascoltatore sarà coinvolto dalle atmosfere reggae e dalla spiritualità che pervade tutto il disco: “La musica reggae è un genere positivo e quel che volevo comunicare con questo disco è proprio la positività. Da qui deriva anche il titolo dell’album”.
Tredici le tracce contenute in “Vibrazioni positive”, tra le quali spicca il brano “Blazin Fyah” inciso insieme a Nando Popu dei Sud Sound System, una delle più apprezzate band della scena reggae nazionale: “Nando è un collega e amico che stimo molto – spiega Babaman -, per me è un onore collaborare con un membro della storia formazione salentina”.
Anticipato dal singolo “Un minuto in più” pubblicato lo scorso giugno, il disco è distribuito in esclusiva da Artist First e sarà disponibile sia nel formato fisico che in quello digitale.