Battle of the Year Italy: vincono i De Klan. L’intervista!

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De KlanVincono i De Klan, per la V° volta consecutiva, il Battle of the Year Italy. Sono loro, quindi, a volare in Germania per la sfida internazionale del più celebre contest di breakdance al mondo, nella quale i De Klan spiccano come “la crew che ha ottenuto più riconoscimenti nella storia dell’evento nazionale”. Quest’anno il Battle of the Year Italia arriva alla sua decima edizione, trainando a tutta forza il mondo del bboying nostrano verso la più prestigiosa scena internazionale. Dal 2003, il contest ha voluto mettere l’accento sull’importanza del lavoro di gruppo, che trova ragion d’essere nella cultura hip hop, attraverso la crew. In occasione del decimo anniversario dell’edizione italiana, è stata realizzata una raccolta di pezzi che hanno accompagnato dieci anni di sfide. La prima soundtrack originale è disponibile su iTunes. Abbiamo avuto il piacere di intervistare la crew vincitrice, i massicci De Klan.

 

++Ciao ragazzi. Dunque, la vostra crew conta attualmente 11 componenti. Dalla formazione iniziale, in cui eravate tre, come si è arrivati alla squadra attuale?

All’inizio eravamo in tre, ci accorgemmo che alcune cose dovevano cambiare per arrivare a metterci in competizione con le migliori crew mondiali. Così nel corso degli anni la realtà De Klan ha subito vari cambiamenti, di cui l’ultimo è l’unione con la crew di Napoli “Knèf”, da sempre acerrimi nemici in battle ma amici di grandi esperienze di vita!

++Cosa rappresenta per voi questa V° vittoria del BOTY Italia?

Per noi rappresenta la consolidazione della crew, che è una cosa fondamentale per andare avanti al meglio, e ovviamente rappresenta anche una conferma dell’ottimo lavoro che stiamo svolgendo nel corso di quest’anno, che deve ancora finire…

++E nell’ambito del BOTY internazionale siete la crew che conta più vittorie nazionali. Man mano che si accumulano vittorie, sentite crescere anche la responsabilità che un ruolo tale implica?

È chiaro che in tutti noi, per i cinque anni vinti di BOTY Italia, nasce la voglia di confermarci sempre…Questo anche perché non perdiamo mai di vista il nostro obiettivo primario, che è quello di dare un forte impatto alla scena internazionale. E non c’è occasione migliore del Battle of the year international. La responsabilità diventa sempre più grande, ma è governata dalla voglia e dalla passione con cui facciamo il nostro breaking!

 ++Quali dritte vi sentite di dare a chi si trova a partire da zero e vuole cominciare a ballare o per una crew che deve fare i conti con la creazione di una coreografia per un contest ?

Alle persone che partono da zero il consiglio è quello di essere sempre umili e ovviamente allenarsi a palla per cercare di migliorare ogni giorno le proprie skillz tenendo presente che più sei te stesso e più valorizzi quello che fai! È chiaro che se uno allena e migliora continuamente le proprie skillz individuali, poi ci sarà un buon riscontro nel lavoro di gruppo che deve essere anche contornato da un feeling molto buono tra i componenti della crew!

++Gabriele ha affermato tempo fa “Abbiamo cominciato con il desiderio di far crescere sia il livello di breaking, sia quello della cultura hip hop”. Ecco, quanto è importante per voi la cultura hip De Klanhop? O meglio, quanto pensate che incidano positivamente sul breaking la trasmissione e la conoscenza della doppia H ?

Noi l’hip hop lo viviamo ogni giorno in tutto quello che facciamo… Il feeling giusto nasce proprio da questo… Già lo stare insieme e confrontarci su qualunque cosa che la vita ci offre, ci fa capire meglio come ogni componente “se la vive”… Più vivi bene e stai in pace.. Più il tuo breaking rende!
++So che vi esibite spesso in strada, specialmente a Roma. Cosi’ come in palestre, in TV, nell’ambito di manifestazioni, su un palco per gareggiare. Quali sono gli aspetti che più amate dell’esibizione in strada?

L’aspetto che amiamo di più quando facciamo show in strada è quello che abbiamo diretto contatto con il nostro pubblico… Quindi riusciamo a far avvertire la nostra energia al meglio… Crediamo che questo aspetto rende migliore ogni singolo bboy, migliorando l’attitudine con la quale si affronta qualsiasi situazione: che sia un battle, uno show ecc.

++Secondo voi, l’esibirsi in strada è il modo più diretto di manifestare la bellezza dell’hip hop, quello reale?

Secondo noi l’esibirsi in strada è il PRIMO metodo usato per diffondere l’hip hop…Poi il fascino della cultura lo si apprende man mano che si vivono determinate esperienze!

++Nella sfera del rap lo zampino del mercato e del profitto personale alcune volte spaccia per hip hop qualche cosa che palesemente non è. E d’altro canto qualcuno fa rap sputando sopra la cultura hip hop. Nel breaking invece com’è la situazione?

Viaggiando tanto e conoscendo gran parte delle crew italiane abbiamo capito che ognuno si vive il proprio breaking.. Poi crediamo che in tutte le discipline c’è sempre qualcuno pronto a puntare il dito contro un lavoro svolto!

++C’è qualche disco di rap italiano che avete particolarmente a cuore?

Allora, se parliamo di grande pionieri il primo che ci viene in mente è Neffa, con il suo album “107 elementi”…Poi guardando ad oggi, ci sono personaggi come Freestyle Concept, GanjaFarm Crew, Ntò, e Clementino che hanno sfornato album bomba!

++Cosa avete provato quando avete messo piede per la prima volta sul palco del BOTY Internazionale?

Chiaramente è stata un emozione estrema per ognuno di noi. Salire su quel palco è la cosa che desideravamo e desideriamo tutt’oggi. Pensiamo che tutti quelli che iniziano a ballare al giorno d’oggi, e vedono quel palco attraverso un video iniziano a sognare di salirci…Abbiamo fatto tutti moltissimi sacrifici per far si che questo sogno si avverasse!

++Avete l’ansia da performance? Se si, cosa fate per scongiurarla?

Prima delle performance è impossibile non provare emozioni forti…Ricordiamo, appunto, il palco del BOTY International. Nel backstage prima di entrare in scena un po’ d’ansia c’era!…ma come in tutte le occasioni, siamo bravi a gestirla e trasformarla in energia positiva che ci trasmettiamo tra noi e verso le persone che ci guardano.

++Potete raccontarci un aneddoto su qualche vostra trasferta?

Ahahahah! Potremmo scrivere un libro su tutte le cose buffe che ci accadono: carte d’identità scadute, portafogli perduti, gare di una nuova disciplina inventata da noi, lo “scatting”, scimmie che vagano in aeroporto con tanto di Super Mario al seguito..Ce ne sono un bel po’! Una volta eravamo in Francia per il Corbeil Battle e uno degli organizzatori cominciò a spiegarci tutto il nostro programma in francese…Alla fine questa cosa venne tradotta dalla persona più improbabile tra noi, vista la sua conoscenza del francese, ossia Kacyo…Ci spiegò tutto, capendo perfettamente quello che aveva detto il tipo dell’organizzazione! Fu un evento memorabile, rimanemmo sconvolti!

++Un grandissimo in bocca al lupo per la word final in Germania ragazzi. Grazie di cuore per la disponibilità!

Crepi il lupo…cercheremo come sempre di dare il massimo e di portare il risultato a casa, in Italia!

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