Fogna Music #14

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Altra corsa, altro governo, altro giro di rubrica, a cura di Toni Meola (Waxkillers e Latobeso), Vincenzo Ferrar (Jack Folla) e Maurizio Trevor (Bluntside e Spillo). Partiamo con il disco omonimo dei piacentini Jack Folla, un breve ep di 4 tracce (per un minutaggio complessivo di circa 15 minuti) che serve però sicuramente a delineare le intenzioni musicali del quintetto. Nonostante dichiarino fra le loro influenze The Roots e The Beatles (provocatoriamente?) qui siamo più dalle parti dei Limp Bizkit, un crossover senza infamia e senza lode, in bilico fra le ruvidezze e le imperfezioni del rappato e le aperture melodiche dei ritornelli. Non fatto male per carità, ripetiamo, ma la spunto non è proprio dei più originali. Avremmo preferito sicuramente una rilettura più personale degli stilemi classici del genere, anche perché i testi (in italiano) sono ottimi, e qua e là affiorano idee e spunti importanti. “Caimani” è il pezzo migliore, dove l’equilibrio di cui dicevamo prima raggiunge la migliore mediazione. Lo trovate alla modica cifra di 5 euro, con un buon packaging ed un’ottima copertina, il contatto per richiederlo è qui. Dal crossover all’hip hop che incontra l’elettronica: “Wax Killers 2.0″ è la seconda prova autoprodotta del producer Francesco Bravin aka Waxkillers, 6 pezzi in bilico fra hip hop strumentale, electro e brani rappati da alcuni esponenti dell’underground milanese come NCV (Tuono Lirico), Freddie B feat. Deko e Allerta la Madonnina. Non tutti gli episodi che compongono il lavoro riescono nel loro intento, a volte si nota un notevole scollamento fra i beat ed il rappato dell’artista, ma si apprezza lo sforzo di fornire una chiave di lettura diversa di un genere che sta prendendo sempre più piede. La voce di Schettino (su una base epica che da il giusto pathos alle parole tragicomiche del comandante) però salva tutti. Omaggio a Wag Shop incluso in un ep che potete trovare su Itunes o ascoltarlo sul profilo mixcloud dell’artista. Passiamo ora a qualcosa di classico: “Atmosfere” è il debutto di Spillo, nuova proposta nel roster Street Label Records. L’album, disponibile in free download o in copia fisica limited edition, contiene tredici tracce dal sapore old school (anche se non mancano lievi concessioni all’elettronica di genere con qualche sinth e pad) e con testi che oserei dire quasi “intimistici”. Il rapper palermitano si tiene distante dai clichè del settore, come autocelebrazione e affini, ma nonostante ciò rischia qualche volta di scadere nell’ordinario e nello stereotipo, come ad esempio nel singolo “Ancora una volta”. Ma sono “peccatucci” veniali. Quello che salta fuori è amore per la cultura e la voglia di evadere e di emergere, questo collegato al fatto che la città di Palermo è “leggermente” fuori dalla rotta del rap che “conta”. Rap conscious e tante collaborazioni, spiccano tra di esse quelle di Daniel Mendoza in “Tic Tac” e di Othello in “Departure”. Proseguiamo con Bluntside ed il loro “Pianeta delle scimmie”, disco uscito piu di 8 mesi fa ma solo da qualche settimana giunto in redazione. Prodotto dalla Underskin Records, etichetta indipendente di Alghero, l’album si presenta già bene dalla cover: all’interno dieci brani con collaborazioni fra gli altri di Peter Roo, Nepa, Dj Mike e Dj Slait (rispettivamente nell’intro e nell’outro). Il duo, formato da Riccardo Falchi (in arte Richard Blunt) e Omar Dettori (in arte Deej GaMmMa) arrivano al traguardo del primo album dopo una rispettabile gavetta costruita sui palchi della Sardegna: in mostra già una tecnica matura e solida, che si affianca ad un ottimo lavoro di produzione curato curata da Spitfire Beatz e da Jack The Prophet. Proprio i beat sono la parte migliore del progetto, dubstep, d&b ed electro che portano varietà ed energia sul lato musicale anche in alcuni episodi si scontrano con il rap delle voci soliste. Niente di eclatante per quanto riguarda l’aspetto legato agli argomenti e alle tematiche, troppo spesso riconducibili ad argomenti già “abusati”. “Backstage of mind” è il pezzo migliore, base dubstep ed il rap che collima perfettamente. Se riusciranno a ridefinirsi smussando le imperfezioni di questo esordio possono aprirsi sicuramente ad un panorama musicale più ampio e meno modaiolo.Lo trovate  su Itunes http://soundcloud.com/underskin-records Per info cliccate su www.underskinmedia.com. A proposito di moda, la risposta ai vostri bisogni più superficiali non la troverete sicuramente nei Latobesodelafazenda, progetto di matrice hip hop nato tra la Versilia e La Spezia, ma con un linguaggio musicale capace di parlare ben oltre i confini regionali. Nella tranquillità del loro studio di muri di sasso e travi di noce, chiamato Nassa (particolare che mi ha ricordato l’Henhouse, l’ex pollaio divenuto studio dei Verdena) hanno “partorito” R/E/T/R/O, sedici tracce impregnate di funk scuro e coinvolgente, condito da citazioni e suggestioni colte. Gigi Tone e Otha sono i due mc, beats e cuts a cura di Bud Lee, chitarra di Manuel Traverso, linee di basso affidate a Diego “Tritafunk” Piscitelli. Inoltre, per arricchire e rendere il progetto ancora più “fresco” si sono contornati di ospiti, come Leo Corradi all’organo Hammon e al piano elettrico, Cristiano Rocchetta al flauto traverso. Il risultato è assolutamente degno di nota, groove contagiosi, ritornelli mai fuori posto e testi che seguono un pò il solco “stream of consciousness” nonostante non cadono mai nella trappola della improduttività. Non segnaleremo nessun brano in particolare, dato che ogni brano è più che “collaudato” e degno di essere ascoltato, però ci piace ricordare “Oissa” per il ritornello e per il featuring profetico di Ellis: “mentre il rap si sta facendo fascio stiamo andando in avaria mi da l’idea che finiremo a fare freestyle con gli amici di Maria”. Disco del mese, come direbbe Rumore. Disponibile sulle piattaforme digitali quali Itunes, Reverbnation, ma vi consigliamo di acquistare la copia fisica per apprezzare l’ottimo confezionamento del cd (all’interno poster con tutti i testi) e la splendida grafica ad opera di Andrea Riot. Maggiori informazioni qui

* Fogna Music è la periodica rubrica di reviews musicali del portale web di Moodmagazine. Recensiamo prodotti più o meno noti che per vari motivi non hanno trovato posto sul magazine. Microrecensioni dopo macroascolti.

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