intervista KICK OFF! Recordz

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In occasione dell’uscita di “Apocalypshit Mixtape”,  15 tracce che vedono impegnati artisti e affiliati KICK OFF! Recordz pubblichiamo in esclusiva l’intervista di Matteo Corradini alla label savonese, utile per capire i meccanismi che hanno portato l’etichetta a realizzare questo progetto.  Ricordiamo che il mixtape è disponibile nei digital store (come Itunes http://itunes.apple.com/us/album/apocalypshit-mixtape/id499126861) e ascoltabile interamente sul canale YouTube di KICK OFF! Recordz.

Non è cosa di tutti i giorni, specialmente di questi tempi, tirare su un’etichetta da zero ed offrire un roster così variegato e completo. Questo è quello che ho pensato quando ho letto della “KICK OFF!”, label savonese che si occupa principalmente di rap, ma non solo. Durante la mia chiacchierata con ‘n Drew creatore della label, Dasly e Oscar White dell’ODK Crew ho cercato di capire un po’ meglio cosa spinge questi ragazzi a portare avanti la baracca anche in tempi piuttosto cupi.

++ Come è nata la Kick Off? Non devono essere stati facili i primi tempi…
DREW: non è da tanto che lavoriamo, da Ottobre 2010 circa. Salmo è stata la prima release, siamo molto giovani! All’inizio abbiamo puntato molto sulla qualità piu’ che sulla quantità, questo ci ha aiutato. Poi l’originalità ripaga sempre.. per fortuna! Le difficoltà ci sono, sul fattore pubblicitario specialmente, bisogna spingere molto altrimenti le cose rimangono ferme.

++ E per quanto riguarda l’ODK? da quanto siete nell’ambiente?
OSCAR: l’ODK è stata fondata da me da Deva, da lì poi la gente che è cresciuta con noi ci ha sempre seguito. Non è solo una crew hip hop, siamo un gruppo solido ma i nostri punti di interesse sono molto vari, abbiamo addirittura dei ragazzi che fanno arti marziali. Per noi però è importantissimo il contenuto sociale di quello che facciamo, ci sono tanti musicisti e mc’s che magari sono anche bravi, ma da quel punto di vista sono proprio poveri e questa cosa non la capisco proprio.

++ Dasly, tu invece da dove vieni?
DASLY: Io vengo dal Crossover e New Metal, ed è un punto dove vorrò tornare. In realtà non ho molto in comune con l’hip hop, difatti è difficile che mi trovi ad ascoltare un disco rap, ma i miei fratelli li ascolto sempre. La maggior parte delle volte sembra che non me ne freghi un cazzo di questo genere e magari è anche così! (ride con gli altri)

++ Andrew, quali sono gli artisti che state promuovendo in questo periodo?
DREW: In questo periodo stiamo spingendo appunto Oscar con il suo nuovo disco “Nel gioco di Rubik” e Santiago che ha tirato fuori “Amsterdam” il primo singolo del suo street album con annesso video, poi a brevissimo è in uscita questo mixtape, che è l’Apocalypshit. E’ creando un po’ come “trampolino di lancio” per i nostri artisti e affiliati che ci piacciono molto, anche se molti non ne avrebbero neanche bisogno. E’ stato un modo per aprire il discorso di tutti i “nuovi progetti”. Ad esempio Dasly sta lavorando alla sua prossima produzione “Un verme nel cervello”, come Madness sta tirando fuori il sequel del suo precedente album “Suicidio”, Santiago invece si sta impegnando nella creazione di uno street album e in aggiunta al nostro roster a breve ci saranno Primo Brown, Ibbanez ed Ill Grosso, che in parallelo stanno partorendo il loro progetto assieme. Tra le collaborazioni del mixtape al di fuori dei nostri artisti ci sono Inkastro e Yazee, Shout One, Kill Mauri, Lance, Oyoshe, lo stesso Oscar, Inoki, Shafy Click, i ragazzi di Roma Torre di controllo Pinto e 3d, ma anche i B Squad, le produzioni sono affidate ai Retrohandz, Dj Apoc, Drag One, The Elhits, Flike, 3D, il sottoscritto e qualcun’altro..

++ Come avete fatto a stringere i contatti con artisti da tutta Italia?
DREW: C’è un grosso lavoro dietro, fortunatamente abbiamo avuto dei ragazzi che ci hanno aiutato a farci il culo e a lavorare su quello che ci interessava. Poi l’importante è dimostrare impegno non solo profesisonale, ma anche umano. Cerchiamo di indirizzare prima di tutto le energie verso i sentimenti, fatto questo si lavora anche bene.

 

 

 

 

 

 

 

++ Da artisti e produttori, siete influenzati da qualcuno della vecchia scuola?
DREW: Noi stiamo sempre sulla nostra barca, guardiamo con un occhio quello che piace alla gente, ma cerchiamo sempre di fare il nostro, non per snobismo, ma ci vuole anche della personalità. E’ ovvio che ci si pone sempre con rispetto verso chi c’era prima, poi è normale uno vada avanti da solo, ma il rispetto rimane. DASLY: Io ad esempio propongo questo mix di rock e hip hop che in italia non è che vada molto, si esce dall’hip hop e non sempre piace. Se il canale è chiuso ti si dice che l’hip hop è quello e basta. Un po’ forse è stato imposto, ma basta che si mette il naso fuori da casa propria e si trova qualcosa che funziona si deve sperimentare. Le cose sperimentali hanno sempre aiutato a crescere tutti i generi. L’hip hop nasce per contaminazioni, per fortuna.
OSCAR: Molti poi non sanno di tutte le influenze che hanno i capostipiti del genere, specialmente chi si è avvicinato all’hip hop da poco. Il bello del rap è che lo può fare chiunque, basta avere un minimo di senso di ritmico!

++ Dasly, ma allora come mai che ad un tratto ti sei messo a fare rap?
OSCAR: perchè gli riesce bene! (ride n.d.r.)
DASLY: semplicemente perchè mi consente di portare avanti un progetto in modo più individuale, spesso nelle band ci si allontana da quello che si vuole fare perchè non si trova alchimia, io in questo modo so precisamente cosa fare e come farlo.

++ Tu Andrew, hai appositamente cercato di formare la kick off come un grande contenitore di generi musicali?
DREW: in realtà, non abbiamo mai pensato di fare un genere preciso o di portare avanti qualcosa di preciso. Noi siamo dalla parte dell’hardcore, non cerchiamo fama e gloria. Non vogliamo dire che non ce ne frega niente, ma almeno sappiamo che tutto ciò che viene, arriva spontaneamente e quindi dà anche piu’ soddisfazioni.

++ Ragazzi per finire posso chiedervi un po’ di pareri verso la situazione del rap italiano mainstream di adesso?
OSCAR: Ci sono tanti artisti che hanno dato molto al panorama rap italiano, però molti ad un tratto non hanno più molto da dire e si nota. Riconosco la bravura tecnica di molti ma spesso danno esempio di non sapersi rinnovare, di rivoluzionarsi di disco in disco. Apprezzo gli mc’s che sanno cambiare. Ad esempio Marracash ha sempre dato prova di essere un mc geniale, che ha tirato avanti in modo più che efficace negli anni. DREW: Poi purtroppo il fattore major subentra e vedi degli artisti promettenti che fanno meno di quello che t’aspetteresti da loro, ma perchè secondo me ne sono perfettamente coscienti e decidono di scendere a patti con questa cosa rinunciando a una parte del loro stile che la massa non apprezzerebbe. Le produzioni KICK OFF! in questo periodo saranno più che numerose, ricordiamo “Apocalypshit Mixtape” con featurings di ogni calibro, Dasly, che si prepara ad uscire con il suo nuovo lavoro “Un verme nel cervello EP”. L’ODK creW produrrà entro la fine dell’anno un mini album comprendente tutto il crew di 6 pezzi, 6 video e una sorpresa per chi acquisterà il disco. Un consiglio? Cercate di non perdere il treno o ve ne pentirete!

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