Oyoshe | Bring da noise | Autoproduzione
Oyoshe è un giovane rapper/producer proveniente da Fuorigrotta, Napoli, che esordisce ufficialmente con un album/compilation che racchiude in 80 minuti buona parte dell’underground partenopeo, rinomato o meno. Ciò che sin da subito risalta all’orecchio è un non irreprensibile mixaggio, che tende ad offuscare beats e rap che compongono “Bring da noise”. Di sicuro il padrone di casa – che produce interamente il disco – ha una buona propensione al diggin’ e alla scelta dei propri samples, ma spesso i beats finiti non girano come dovrebbero, suonando poco amalgamati e di sicuro poco aiutati dalla mancanza tecnica di cui sopra. Oyoshe al microfono convince sicuramente di più, sembrando a suo agio, estroverso e quasi “sfacciato”, come la tradizione napoletana vuole. Non è un caso che nella marea di featuring vengano fuori mc’s già noti, quali Clementino, Speaker Cenzou, Emcee Ozì, ma di certo non sfigurano nemmeno Sawerio, Enzomare e Raz, forse autore del pezzo meglio riuscito del disco, “Cosa pensa John Coltrane”. Nel suo piccolo, “Bring da noise” riesce a confermare quanto la realtà di Napoli sia un mondo a parte nel rap italiano, sempre alla ricerca dell’estremismo tecnico/lirico, della musicalità, dei giochi di parole spesso fini a se stessi, di slang che solo chi vive certe situazioni può comprendere. È un lavoro che difficilmente mette a fuoco le peculiarità del produttore, visto che praticamente ci troviamo di fronte una compila eterogenea di nomi comunque affiancabili per stile e caratteristiche: il livello generale del tutto sfiora la sufficienza, ma comunque aspettiamo prove sempre migliori e meno “caotiche”, appurati i margini di miglioramento. Nicola Pirozzi