Emis Killa: live per beneficenza, ma intasca oltre 4.000 euro

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“Siamo stati anche truffati da un fantomatico manager” raccontano dall’organizzazione dell’evento

“Emis Killa in concerto il 7 settembre a Fossano per il progetto ‘Save the Bassa’ al fine di sostenere la ricostruzione della Bassa Modenese colpita dal terremoto”. Questo è quanto il management del rapper di Vicamerate annuncia sul web. Qualche giorno dopo, gira in rete la voce che Emis abbia intascato per quella serata ben 4 mila euro, non curandosi troppo del supporto ai terremotati. “Tutto smentito a suo tempo dall’organizzazione dell’evento” ci dicono dall’ufficio stampa della Carosello Records, label dell’artista. Eppure, né sul web né sulla carta, non si trova traccia di smentita. In realtà, lo staff dell’artista ha pattuito una somma anche superiore ai 4 mila euro. “Non abbiamo fatto alcuna smentita – fa sapere Fabiola Valsania, presidente dell’Associazione HP Never Ends, incaricata dell’organizzazione dell’evento del 7 settembre in partnership con Artemide Events, – sarebbe impossibile visto che l’artista è stato pagato”. Ma questo è solo il primo di una serie di circostanze che pone un accento surreale alla questione.

 Un fantomatico manager, spacciatosi intermediario della Live Nation, nota azienda operante nel settore musicale e incaricata di seguire il tour del rapper, ha riscosso 2.000 euro a titolo di caparra, ma di lui, la Live Nation, non ne sa nulla. L’organizzazione ha cercato di spiegare allo staff dell’artista l’accaduto, ma nessuno ne ha voluto sapere, pretendendo il saldo per intero della quota pattuita. Se Emis Killa sappia o meno questa cosa, non si sa. Lo abbiamo contattato per chiederglielo, senza ricevere alcuna risposta.

“Lo staff del rapper ci ha assolutamente vietato di prenderlo da parte durante la serata per spiegargli della truffa  – raccontano dall’HP Never Ends -, affermando che ‘non è il caso di raccontare all’artista tutto ciò che sta dietro, lui deve solo pensare alla performance’. Eppure, son molti i tweet e i post su facebook che sono arrivati nei giorni seguenti sulle pagine web dell’artista, che pur aggiornandole personalmente molto spesso, non ha finora espresso giudizio in riguardo.

 Insomma, con un cachet ridotto all’osso, solo più di 4.000 euro per l’occasione (di solito si aggira intorno ai 13.000 euro), Emis ha partecipato alla serata con un’esibizione  di circa un’ora, calcando lo stesso palco dei colleghi del gruppo ‘Giovani artisti per l’Emilia’, che si sono esibiti a titolo gratuito vista la finalità dell’evento. Immagini di quella serata lo ritraggono con una bottiglia di champagne, presa per posare nelle fotografie, giustappunto per speronare ulteriormente la sensibilità dei terremotati.

 Tornando al falso manager, Fabiola Valsania, in qualità di presidente dell’Associazione coinvolta  nella truffa, tiene a precisare: “Lo abbiamo denunciato con un esposto alla Procura della Repubblica quando, non avendo più avuto sue notizie, ci siamo rivolti direttamente alla Blocco Recordz (anch’essa label di Emis Killa, n.d.r.), che ci ha rimandati alla Live Nation, la quale non ha mai ricevuto la caparra da noi versata al ‘finto’ manager. Ci teniamo a precisare che questo ‘manager’ continua a fare serate in diversi locali d’Italia, pubblicizzandole attraverso i social network, nonostante i provvedimenti presi dalla nostra organizzazione”.

In tutto questo, all’emergere ufficioso delle prime critiche sul web, è stato detto dall’ufficio stampa dell’artista allo staff che ha organizzato la serata di “fare qualcosa”, racconta Fabiola Valsania: “Volevano che smentissimo le critiche. Questo, ovviamente, non è accaduto né da parte nostra, né da parte loro. Finora ci eravamo limitati nel dichiarare che le cose non erano andate come si diceva, invitando le persone ad informarsi meglio sull’accaduto.”

“Tra l’altro – conclude il Presidente dell’Associazione HP Never Ends -, stiamo cercando di organizzare un altro concerto a scopo benefico per “recuperare” i fondi persi a causa dei molteplici ‘problemi’ riscontrati nella data del 7 settembre. Affinché arrivi realmente un aiuto massiccio all’Emilia. Per la nuova data abbiamo pensato di invitare Emis killa, anche per ristabilire un po’ di ‘pace’, ma il suo staff ci ha comunicato che ‘non parteciperà poiché il tour è finito’ ”.

Abbiamo chiesto all’artista, in merito alla serata del 7 settembre a Fossano, se  è vero che ha percepito una remunerazione di oltre 4 mila euro, se è al corrente della truffa ai danni degli organizzatori da parte di un fantomatico manager intermediario che avrebbe intascato 2 mila euro di caparra e sarebbe sparito e se sembra lui elegante percepire un rimborso del genere in un contesto di beneficenza a favore dei terremotati emiliani. Rimaniamo fiduciosamente in attesa di una sua, il più possibile personale, risposta.

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