C’è un filo rosso che unisce Parma e la Romagna, ed è intriso di musica, storia e appartenenza. Quel filo oggi prende forma in “Melting Blood”, il nuovo singolo che vede insieme due realtà simbolo dell’hip hop emiliano-romagnolo: RHPositivo e il collettivo Faida Clan, guidato da Starks. Il titolo stesso racchiude l’essenza del progetto – sangue che si mescola, stili che si fondono, radici che si intrecciano – diventando il manifesto di un’alleanza generazionale e territoriale. In questa intervista doppia, Moodmagazine entra nel cuore del brano per parlare non solo di musica, ma di fratellanza, memoria e resistenza. Temi che attraversano la traccia e risuonano oggi più che mai, in un tempo dove il rap può ancora essere voce di solidarietà, di unione e di presa di posizione.
Partiamo dal titolo: “Melting Blood”. Quanto sangue, storia e appartenenza ci sono dentro questo pezzo?
RHPOSITIVO: All’interno di questo pezzo c’è la consapevolezza, la voglia, la rivalsa, l’unione, e la concretezza di riportare l’hip-hop (quello con l’H maiuscola) underground ed indipendente a prendersi una fetta importante nel panorama musicale, lontano dal mainstream pilotato dalle Major.
SKEMA: Per darti un numero basta che fai la somma degli anni di ognuno dei partecipanti e capisci che siamo nell’ordine delle centinaia! Quando il “sangue si mischia dentro un’unica cultura” succedono cose belle. Ognuno con il suo stile ed il suo passato ha sempre portato avanti un discorso autentico, che non nega il mercato ma non si piega alle sue logiche.
Il rap emiliano-romagnolo ha sempre avuto una forte identità. Cosa significa oggi, per voi, rappresentare questa terra e portarla in musica?
RHPOSITIVO: La nostra terra ha fondamenta importanti ed è da sempre culla dell’arte. Ritrovare dopo vent’anni amici con cui condividere esperienze e creare nuova buona musica mantenendo un legame forte con le nostre radici è motivo di orgoglio.
SKEMA: Significa non svendersi a cliché. La nostra musica nasce dal quotidiano, diretta e istintiva come la nostra terra: Lambrusco e Sangiovese, ma sempre genuina.
Il concetto di fratellanza attraversa tutto il brano. Quanto conta la dimensione collettiva nell’hip hop e nelle vostre vite artistiche?
RHPOSITIVO: L’hip hop mi ha salvato la vita. È aggregazione e unione, sempre. Più collaborazioni, meno scazzi: l’unione fa la forza.
SKEMA: Fratellanza e collettività sono l’essenza dell’hip hop. È una delle forme di aggregazione più potenti, e persino nei “beef” resta sottointeso il rispetto reciproco.

Faida Clan è un collettivo giovane, RHPositivo una realtà con oltre trent’anni di storia: come si sono incontrate due generazioni così diverse e cosa hanno imparato l’una dall’altra?
RHPOSITIVO: All’interno dei Faida ci sono King con la nostra stessa esperienza (Starks, Skema, Word, Calla). I più giovani portano energia e freschezza che ci ricaricano.
SKEMA: Faida è una crew giovane di rapper “diversamente giovani”! Il punto d’incontro è stato Starks, che ha unito le due realtà sotto lo stesso beat.
Nel vostro immaginario c’è anche un legame con la tradizione partigiana dell’Emilia, fatta di resistenza e comunità. Vi sentite eredi di quella cultura, anche in musica?
RHPOSITIVO: Assolutamente sì. Mio prozio fu partigiano: come potrei dimenticare il suo sacrificio?
SKEMA: La lotta politica e il rap sono sempre andati di pari passo. Oggi molti artisti temono di esporsi, ma noi continueremo a schierarci con chi lavora, con chi subisce, con chi le busca. Anche questo è hip hop.

“Melting Blood” nasce da un beat che fonde radici soul e potenza rap. Quanto conta, oggi, mantenere viva la memoria del passato nei suoni e nei testi?
RHPOSITIVO: È l’ABC dell’hip hop: attingere dal passato per creare qualcosa di nuovo e potente.
SKEMA: I campionamenti ci hanno fatto scoprire il blues, il soul, il rock, la musica d’autore. Non vanno demonizzati: sono cultura viva, non sfruttamento.
L’hip hop è sempre stato voce per chi non ce l’ha. In un momento storico segnato da guerre e ingiustizie, come quella che sta vivendo Gaza, sentite la responsabilità di prendere posizione?
RHPOSITIVO: Sempre. Ogni bambino vittima è innocente, non importa la bandiera.
SKEMA: È sconfortante vedere quanti pochi artisti si espongano. L’hip hop deve restare voce dei popoli, non delle élite.
Solidarietà, unione, fratellanza: come si traducono nella vostra vita quotidiana?
RHPOSITIVO: Abbiamo sempre reagito con impegno: live di beneficenza, raccolte fondi, progetti con il carcere di Parma e con i centri giovani.
SKEMA: Facciamo beneficenza e sostegno diretto. L’hip hop è azione concreta, anche solo boicottare certi marchi è un gesto politico.
Avete calcato palchi piccoli e grandi. Cosa resta sempre uguale nell’emozione di portare l’hip hop dal vivo?
RHPOSITIVO: L’emozione è la stessa dal giorno uno. Lasciare un pezzo di sé al pubblico vale più di un disco di platino.
Guardando avanti: quali sono i prossimi passi per Faida Clan e RHPositivo, insieme o separati?
RHPOSITIVO: Le collaborazioni continueranno: Starks produce da due anni beat da bollino blu, nuovo LP Da Dove Tutto è Iniziato in arrivo.
SKEMA: Ognuno ha i propri progetti, ma la connessione resta. Fare musica è terapia.