Jay Vas presenta “Focus”

tempo di lettura 1 minuto

Dopo anni di militanza nella scena, Jay Vas torna con Focus, il suo terzo album solista: un lavoro intenso, ricco di collaborazioni importanti e consapevolezza artistica. Dalla fine dei Novanta fino all’esordio al microfono accanto a FFiume ed L-Mare nel seminale “gli Occhi”, dalle sue prove soliste come produttore ed emcee fino alle più recenti produzioni per Francesco Paura, Blo/B, Dj Shocca, e Pepito Rella, tra gli altri, il nostro arriva al suo terzo album solista. Le 7 tracce che compongono Focus danno la prospettiva di un percorso in prima persona tra le macerie del passato, che si mescolano alla sovraesposizione delle luci del presente. Le zone di chiaroscuro trovano il nostro a misurarsi con una generale atarassia, facendo sì che un asceta cyberpunk si elevi attraverso la musica che ama. Il suono di Focus è profondo, corrosivo, fatto di batterie potenti e sintetizzatori, tra schegge di campionamenti e arrangiamenti lussuosi eppure minimali. Scarno ma “infettivo” già ad un primo ascolto, questo è tappeto ideale per le liriche taglienti di Jay Vas e dei suoi ospiti. Il gergo, chiaro ed essenziale, sostiene la tesi post-moderna del protagonista, che fa i conti con la pochezza culturale dei tempi moderni, nel sostanziale silenzio assordante del villaggio globale. Non è solo in questo viaggio, tanto a raccontare quanto a raccontarsi. Come nel caso di E-Green e FFiume in The Snatch, un underground banger che non fa ostaggi, piuttosto che assieme al consolidato duo Francesco Paura e Blo/B, nella vertiginosa Carl Zeiss, Focus ha nel punto di vista unico del suo protagonista la chiave di lettura.

Come dice l’autore stesso, non per niente ritratto di spalle sulla copertina dell’album, senza girarci intorno “(…) il concept è semplice: tié, ascoltati il disco, e vaffanculo.”

Previous Story

Macro Marco e Don Diegoh, “Disordinata Armonia”

Next Story

Kill Mauri ed il suo Sangue Blu