L’intervista a Roberto Pili, autore di “CA4Arts”

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caarts3La storia della cultura hip hop a Cagliari condensata in un documentario di oltre un’ora: in primis ci piacerebbe sapere come è nata l’idea?
Ca4arts nasce come omaggio alle 4 arti ed a quei protagonisti che nel corso di oltre vent’anni hanno portato avanti costantemente una delle scene hip hop più fiorenti e importanti dell’isola. Un idea che mi portavo sin da ragazzo quando nel 94, mentre ascoltavo le prime cassette degli IPAS, Sangue Misto, OTR, passavo per il terrapieno, il pistino, il bastione e vedevo i bboy che si sfidavano, i writers che pintavano, i primi scratch le prime rime. Sono rimasto folgorato da tutto e piano piano chiedevo, studiavo, provavo. Fino a oggi quando con il mio lavoro e con l’attrezzatura adeguata ho potuto trasportare le sensazioni che ho provato in questo mio primo documentario.

Raccontare più di venti anni di scena non sarà stato sicuramente facile, soprattutto per la raccolta delle fonti e le testimonianze sui fatti e sugli eventi accaduti: come avete lavorato su questo aspetto?
Per questo devo ringraziare sopratutto Alex, Gipsy, Farfa, Quilo, e Allifatmat che mi hanno passato quasi tutto il materiale storico di cui avevo bisogno, dai video delle vecchie Jam alle foto alle yard attuali. Devo dire che raccontare più di vent’anni di storia e condensarli in poco più di un ora non è stato facile, anche perché il documentario non mostra tutti i protagonisti che hanno fatto nascere e crescere questa cultura nel Cagliaritano ma alcuni tra gli esponenti di maggior spicco.

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C’è qualcuno che ha volutamente scelto di non essere presente nel documentario? O la spontaneità ed i fini di ricerca del progetto hanno riscosso la disponibilità di tutti i protagonisti?
Posso dire che c’è stata una disponibilità totale verso questo progetto, sopratutto perché come dicevo prima nasce come omaggio ad una cultura che ha visto nascere e crescere tutti loro. È stato un amarcord che ha rispolverato vecchie emozioni e sensazioni. E’ stato importante perché oggi resta una testimonianza di quel che è avvenuto in questa Città solare e mediterranea che è Cagliari.

Dove risiede principalmente la forza del documentario: nel linguaggio, nella scelta stilistica del formato, nella genuinità dei protagonisti…
Credo in tutti e tre i punti ma sopratutto nella genuinità e spontaneità dei protagonisti di cui loro stessi alla fine sono registi del documentario. Ca4arts non ha nessun tipo di filtro o di censura, un viaggio in presa diretta dentro le 4 arti

Ca4arts condensa e mostra in più di 60 minuti davvero esplicativi un movimento notevole e potenzialmente molto interessante. E’ necessario quindi porsi ancora una domanda ricorrente quando si parla di questa isola: perché l’hip hop sardo non riesce a sfondare anche al di fuori dei suoi confini? Emblematico in questo l’esempio di Salmo che si è dovuto trasferire a Milano…. E’ solo una questione logistica?
Bisogna esattamente prima dare un senso a cosa voglia dire “sfondare “ . Vorrei ricordare che esperienze come i Sa Razza che a suo tempo con Wessisla nel 96 divennero uno dei punti di riferimento anche nella Penisola pur avendo la loro base in Sardegna. L’hip hop sardo produce delle ottime realtà da tanti anni e Ca4arts dimostra che non c’è bisogno di emigrare per poter produrre qualcosa. Un artista certamente deve fare le sue esperienze, viaggiare, confrontarsi, crescere per poter poi fare le sue scelte e portare il suo stile. La Sardegna in quanto isola puo’ essere addirittura una Ricchezza proprio per la sua specificità. E’ chiaro che ci siano delle difficoltà ma con la Rete i rapporti e gli scambi sono nettamente migliorati dando la possibilità di diffondere e promuovere.

Come e dove lo state presentando? Avete un programma delle proiezioni? Le istituzioni hanno avuto un ruolo, magari anche marginale, nello spingere il progetto?
Il documentario è stato presentato in diversi centri dell’isola, è stato inserito nel catalogo della cineteca sarda e sta partecipando a diversi festival e rassegne. Le istituzioni, se ben contattate, non hanno avuto nessun ruolo e non hanno dimostrato poco interesse. Ca4arts è interamente autoprodotto in due anni di mio lavoro con l’aiuto della Nootempo ( factory di produzione made in sardinia ) , che ha curato la promotion e la produzione del Dvd , e il contributo prezioso di Adrian e la sua Family di tattoo Connessione Latina. Per il resto potete far riferimento alla nostra Fan Page ufficiale ca4arts su facebook.

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