Dre Love intervistato da Mami per RCS CoasToCoast

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DRE LOVE live ai microfoni di RCS,  per presentare il suo recente lavoro da solista: “Get A Diktionary” (scaricabile da itunes) è un progetto raffinato e strettamente legato alla cultura black, ricco di consapevolezza musicale radicata nel passato ma adatta ai nostri tempi. Lo scopriamo con un viaggio musicale condotto da Mami, intervistando uno dei pionieri del genere black che da New York ha portato grande stile in Italia sin dai primi anni ’90.

Di seguito un assaggio dell’intervista, potete leggerla completa sul blog del programma, e la troverete arricchita di contenuti speciali sul prossimo numero di Moodmagazine.

 

“La legge della Natura dice che: Se aumenti di quantità perdi la qualità…” Dre Love

(…)

Mami_Siete stati dei simboli a livello italiano per il genere e lo sviluppo della cultura Hip Hop, cosa ne pensi?
Dre_Io personalmente non me ne rendo conto. Se ci penso seriamente, magari, mi vedo più come un ambasciatore del genere. Ho avuto la possibilità di trasmettere il mio sapere, legato alle mie origini, in un posto dove c’erano persone che stavano manifestando questa cosa dai suoi inizi. Affiancavo persone che hanno influenzato una generazione musicale, ottenendo riguardo nei miei confronti e una gran luce sul mio stile.
Ma è stato davvero il frutto di una serie di coincidenze e successione di eventi.

Mami_Cosa ne pensi delle sperimentazioni musicali degli ultimi anni?
Dre_Ora lo stile nel mondo ha una tendenza all’aggressività, senti molte più tastiere e sisers piuttosto che linee di basso con una batteria aperta e un campione. Sto suonando con una band, non abbiamo ancora definito il nome, per ora è White Niggaz è un nome che nel 2012 non ha il peso di una volta, per fortuna, anzi potrebbe essere divertente dipende dai punti di vista. Suoniamo drums, space guitar, il concetto è di uomo contro macchina, di separare gli uomini dai ragazzini, sai ora è molto facile con un computer e un programma giusto creare musica. Non nego niente a nessuno, però è certo che toglie il valore a persone che studiano la musica, sacrificano per sapere come scrivere su un partito, pensa a chi suona spaccandosi le mani perchè è roba seria. Quest’argomento è lungo perchè si riserva in molti settori, ora chiunque ha un’elettronica avanzata sputa in faccia ai mestieri che prima erano costruiti con anni di fatica e risultati guadagnati dall’esperienza. E’ l’evoluzione digitale che ha dato un duro colpo a molte arti e mestieri, compresa la musica. Quello che viviamo riflette una situazione mondiale una decadenza di valori e qualità in ogni campo; specialmente nell’arte e nelle cose che necessitano tempo. Vivendo in Toscana ho potuto apprezzare queste cose il cibo, la produzione di vestiti, l’arte.. tocca tutto. Ora interessa più la quantità che la qualità.

Mami_Dopo aver ascoltato questo pezzo che ci riporta alle tue origini entriamo nella zona calda. DRE, senza filtro, cosa ne pensi dell’attuale cultura hip hop in Italia?
Dre_Ha, ha.. senza filtro. Sai che non so niente. Davvero, sinceramente, non conosco questi nuovi ragazzi che cantano. Sicuramente, è ovvio, che ha preso una piega diversa, quello che è presentato come hip hop non è hip hop ma è un frammento di questa cultura. L’hip hop, è uno sfogo per i giovani, pur essendo un genere musicale giovanissimo (ha solo 40 anni), ha un’evoluzione molto sfaccettata.
In questi anni, io penso, il genere ha un sub-taglio guidato con un’immagine più adatta ai teenager.

 

http://www.youtube.com/watch?v=QILcmd1qzxc

RCS CoasToCoast fm_93.9

wednesday h: 22.00 – 23.00

fm:93.9 – streaming: www.rcs939.it

T. +39 029231751

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