Fogna Music #1

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Fogna music: ogni mercoledì quattro recensioni dal sottosuolo italico. Partiamo subito! Dj Bless, da Cesena, è uscito da pochissimo con il “Big Minders Mixtape”. 20 tracce dalla costa East: nel senso di Mare Adriatico, ovviamente. Il suono è grezzo e sporco, a metà tra la Stones Throw e il wonky-beats. Sopra ci trovate un nugolo di rapper della scena emiliano-romagnola/marchigiana (Shezan il Ragio, Moder, Slat, Claver Gold, Neuro Garage, e tantissimi altri). Molti di questi non sono all’altezza, a dire il vero, ma Bless ha un gran talento produttivo, e nel complesso il mixtape scorre più che bene. Da tenere d’occhio lui, è forte davvero. E complimenti anche a tutta la restante cricca Romagna in Fiore.

Nosta&Madj, dalla provincia di Bologna, sono fuori con il loro secondo album intitolato “Alma Mater”, con stupenda grafica di Wordy. Madj ai beat, Nosta alle rime, per un prodotto confezionato in maniera professionale (il Duna Studio è in questo senso una garanzia) a cui però manca ancora qualcosa. Nosta ha una gran voce e potrebbe spaccare, ma deve ancora trovare la giusta quadratura del cerchio, mentre Madj, dal canto suo, ha raggiunto davvero un buon livello, e le sue produzioni risultano potenti e d’impatto. Da ascoltare sicuramente: “No”, con gran featuring di Jack The Smoker, e “Sogno un altra vita”, basata su un sample classico della italo-disco.

Big Bang Mixtape” è il mixtape che anticipa l’album di prossima uscita di Makkia & Bargeman, da Bologna. 17 tracce mixate da Dj Dima, con dentro produzioni di ragazzi che gravitano attorno all’Arena 051 (Visione Opposta, Bps Click, Errori Kronici, Fuoco Negli Occhi, ecc), crew bolognese che negli ultimi anni ha organizzato davvero un gran numero di eventi. Qui il problema maggiore è quello dell’autoreferenzialità, nel senso di musica fatta da e per un ristretto circolo di persone, che alla lunga potrebbe risultare un po’ limitante. Detto questo, Makkia è un rapper in costante crescita e Bargeman un produttore capace, quindi il disco potrebbe venire fuori quantomeno interessante, e anche il titolo, “Hardcore Soul”, promette bene.

Concludiamo con “Che Colpa Abbiamo Noi”, l’Ep che segna il ritorno di Fulo, da Pesaro, uno che con una singola strofa – nel mixtape “Teste Mobili”, con Fabri Fibra – si è fatto ricordare per dieci anni. Il suo è uno dei flow più potenti e originali che ci siano in Italia, e quindi è un bene che sia tornato. L’Ep è composto da sette pezzi dopatissimi, realizzati tra il 2003 e il 2008. Non è uno prolifico, a quanto pare, ma ce ne fossero di talenti così: deve solo trovare la giusta continuità. Intanto, aspettiamo l’album d’esordio della Kmaiuscola, crew hip hop reggae composta dallo stesso Fulo con Lion D., Delli e Red Eye. Sicuro che ne vedremo delle belle.

A cura di Filippo Papetti e Nicola Pirozzi. Mandate le vostre segnalazioni a: ragh@moodmagazine.org

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