Fionder – La sesta lettera

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FIONDER | LA SESTA LETTERA | AUTOPRODUZIONE

La sesta lettera del dizionario, la F. La F di Fionder, mc barese, che sul myspace si presenta come il rapper migliore della sua zona, che non si sente secondo a nessuno, dichiarazione dalle quali è lecito aspettarsi una buona personalità. Attesa che, nonostante delle buone qualità non è del tutto soddisfatta. “La sesta lettera” è anche il titolo del suo disco, 16 tracce ricche di concetti ben espressi e soprattutto (non va a suo favore ma caspita, non si sente molto spesso a questi livelli) dei gran bei beat, di quelli che suonano bene, sui quali un rapper sufficientemente potente potrebbe tirare fuori dei gran bei pezzi. E Fionder come li sfrutta? Beh, in fondo non male, il ragazzo ha metrica, ha idee, una voce non eccezionale, e forse qualche pecca di interpretazione, ma il prodotto non è cattivo, anzi. Il disco nell’insieme suona bene, anche se a volte è come se mancasse di amalgama, come se testa, voce e musica non si incastrassero come dovrebbero. Basterebbe un po’ di cattiveria in più nell’interpretazione, per rendere il tutto più uniforme e calzante, ma in un continuo susseguirsi di banalità, frivolezze, e rap privi di alcun concetto, mi piace mettere l’accento sulle capacità di questo mc di trasmettere, prima ancora che parlare di tecnica. Forse con il tempo trovando qualcosa di maggiormente personale, suoni e stili più suoi ne sentiremo parlare ancora meglio, per il momento rimane un disco che impressiona, ma che non sfrutta a pieno le sue potenzialità. Robert “Gano” Pagano

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